Giovanni Paolo I presto beato, riconosciuto il miracolo

Riconosciuto il miracolo per il via alla causa di beatificazione. I primi commenti della Cet e dalla Fondazione Papa Luciani

Sarà presto beato Giovanni Paolo I. Il Papa, infatti, ha ricevuto mercoledì 13 ottobre in udienza il card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’udienza – ha reso noto la Sala Stampa della Santa Sede – il Santo Padre ha autorizzato la citata Congregazione a promulgare i decreti riguardanti il miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo I (Albino Luciani), Sommo Pontefice

(M.N.)

I VESCOVI DEL TRIVENETO

I Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto (CET) hanno accolto con gioia e gratitudine la notizia ufficiale dell’autorizzazione, data stamane 13 ottobre da Papa Francesco alla Congregazione delle Cause dei Santi, al riconoscimento del miracolo attribuito all’intercessione di Giovanni Paolo I, passaggio decisivo che apre quindi alla prossima beatificazione del venerabile Albino Luciani, originario della Diocesi di Belluno, già Vescovo di Vittorio Veneto, Patriarca di Venezia e Presidente della Conferenza Episcopale Triveneto, prima di diventare – per brevissimo tempo – successore dell’Apostolo Pietro. 

Le campane a festa di molte chiese e cattedrali della Regione stanno, in queste ore, scandendo ed amplificando la gioia per l’avvenuto riconoscimento. Nell’apprezzamento e nel vivo ricordo della santità di Albino Luciani, tuttora ben presenti nel Popolo di Dio di queste Chiese, ci si preparerà ora a vivere l’atteso momento della beatificazione. 

I Vescovi hanno appreso tale notizia mentre erano riuniti oggi in videoconferenza per una riunione straordinaria della CET dedicata principalmente ad uno scambio di riflessioni e condivisioni sull’avvio del Cammino sinodale, alla luce di quanto emerso dal Consiglio permanente della Cei e dei percorsi intrapresi dalle varie Diocesi nonché in preparazione e in vista della 75^ Assemblea generale dei Vescovi italiani di novembre 2021.

Nella prima parte dell’incontro si è, inoltre, collegato con i Vescovi del Nordest l’Assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore mons. Claudio Giuliodori nell’intento di far conoscere e valorizzare al meglio – nella ricorrenza dell’anno centenario –  la presenza, le risorse, le proposte e le attività formative di quest’Ateneo che attualmente, nelle sue 5 sedi e nelle 12 Facoltà, raccoglie 2.590 studenti provenienti dal Nordest italiano.

Questo il primo commento del direttore della Fondazione Papa Luciani di Canale d’Agordo Onlus, dott. Loris Serafini:

“Accolgo con grandissima gioia la notizia che è giunta dalla Sala Stampa Vaticana.

Quanto sognato nel lontano 2002 dall’allora vescovo di Belluno-Feltre Vincenzo Savio si sta finalmente avverando. L’amatissimo mons. Savio voleva proporre la figura di Albino Luciani come esempio di santità ordinaria per la propria Diocesi e per la Chiesa universale, valorizzando la vita e l’insegnamento del semplice sacerdote di Canale d’Agordo divenuto papa con il nome di Giovanni Paolo I, proponendolo a tutto il mondo come modello attuale di una santità assolutamente comune e accessibile a tutti. Questo suo sogno ora diventerà realtà, accogliendo le richieste di moltissimi fedeli che da tutte le parti del mondo lo volevano posto all’onore degli altari. 

 

Ma Albino Luciani rifuggiva i posti d’onore. Preferiva sentirsi piccolo. A Vittorio Veneto e a Venezia ripeteva “Quando parlo da solo a Dio e alla Madonna la mitra, lo zucchetto, l’anello scompaiono; mando in vacanza l’adulto e anche il vescovo, per abbandonarmi alla tenerezza spontanea, che ha un bambino davanti a papà e mamma.” Perfino da Papa ripeteva questo concetto: “Dobbiamo sentirci piccoli davanti a Dio. Quando io dico: «Signore, io credo»; non mi vergogno di sentirmi come un bambino davanti alla mamma; io credo al Signore, a quello che egli mi ha rivelato”. La santità che preferiva Albino Luciani era quella della vita quotidiana, quella della “Madonna delle pignatte” che, diceva, “si è fatta santa senza visioni, senza estasi, si è fatta santa con queste piccole cose. Lavava scodelle, preparava minestre, pelava patate o qualcosa di simile”.

Quindi possiamo davvero essere felici che la Chiesa abbia ufficialmente riconosciuto la santità di questo “straordinario” pastore vissuto in modo assolutamente ordinario, che avvicina tutti i credenti a una santità accessibile, possibile e concreta, quella che secondo l’antica etimologia, rende i credenti “pieni di vita” e dà senso pieno alla vita. E’ una santità accessibile, perché non è un merito conquistato, ma un dono gratuito del Signore, come risposta alla fiducia riposta in Lui.Adesso attendiamo con gioia la data della sua beatificazione.”

E questo quello del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia

“Ha portato a San Pietro la semplicità e la concretezza della nostra gente ma, nonostante il suo pontificato sia durato soltanto un mese, il sorriso e la dolcezza del suo accento veneto hanno conquistato il mondo. A nome di tutti i veneti esprimo la gioia e l’orgoglio per la notizia del decreto che apre la via della beatificazione di Giovanni Paolo I”.

Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto esprime la soddisfazione per il decreto firmato da Papa Francesco, autorizzando la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare il decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione del venerabile Giovanni Paolo I, il bellunese Albino Luciani di Canale d’Agordo, già vescovo di Vittorio Veneto e Patriarca di Venezia.

“Il decreto del Papa fa vedere ormai prossimo il giorno in cui don Albino, come lo chiamavano tanti nostri anziani che lo avevano visto giovane prete nel Bellunese, sarà beato – sottolinea il Presidente – e quel giorno sarà una grande festa per tutta la nostra regione. La modestia che, fin dalla nascita in un’umile famiglia di lavoratori delle montagne agordine, ha sempre contraddistinto Papa Luciani non ha impedito che fosse protagonista di un pontificato che, nonostante la brevità, ha segnato un periodo importante nella vita della Chiesa. La sua beatificazione ci appare anche una eccezionale sottolineatura del ruolo che ha avuto la Chiesa veneta nella vita del ‘900. Sono tre i patriarchi di Venezia, pastori delle Genti venete, eletti pontefici nel ventesimo secolo. Pio X e Giovanni XXIII sono già stati proclamati Santi, anche Giovanni Paolo I potrà salire presto alle glorie degli altari come beato”.