“Un Resident Dog” alla Francescon di Portogruaro

A breve un nuovo arrivo alla Casa di Riposo portogruarese: un cane di taglia media pronto a interagire con gli anziani

Una cane di taglia media, pronto a vivere la Residenza e a fornire un supporto agli anziani attraverso un progetto innovativo di attività con gli animali. E’ l’iniziativa ambiziosa intrapresa dall’Ipab Francescon di Portogruaro e sostenuta dall’Associazione Amici della Francescon, che nel giro di qualche mese inizierà un percorso d’inserimento in struttura di un bellissimo Setter Inglese, di nome OLLI (OLtre i LImiti), già selezionato e pronto a rappresentare una delle grandi novità del 2021 dopo lunghi mesi difficili.

Il piano si prospetta impegnativo, tanto che è stata avviata una vera e propria raccolta fondi per strutturare il progetto. Ma l’iter è partito. Oltre al costo di acquisto del cane la casa di riposo è pronta a sostenere le modifiche strutturali da apportare in termini di spazio, le spese veterinarie da garantire e tutta l’oggettistica necessaria alle attività che verranno messe in atto.

Il cane farà il suo ingresso nella Residenza nel prossimo autunno. Snello e agile, dal carattere mite e con sguardo docile, avrà la mobilità anche per fa compagnia agli anziani allettati.

«A seguito della pandemia da Covid-19», spiega la presidente Sara Furlanetto, «è aumentata tra gli operatori la consapevolezza di dover cercare “strumenti di cura” diversi da quelli utilizzati negli ultimi anni, attualmente non più concessi. Molti progetti avviati in modo efficace hanno avuto uno stop forzato, interrompendo in modo brusco molte relazioni significative che si erano instaurate. Abbiamo quindi deciso di tirare fuori dal cassetto un sogno che si tramuta finalmente in realtà».

Tra le terapie relazionali un ruolo interessante viene occupato dalla Pet Therapy (o Terapia condotta con l’Ausilio di Animali), che si basa sull’assunto che le relazioni tra uomini e animali si articolano attraverso rapporti molto complessi, che non si esauriscono con la reciproca convivenza immediata ma che si esprimono attraverso profonde componenti emozionali tali da influenzare lo stato fisico, psichico e comportamentale.

«La presenza di un cane alla Residenza Francescon, che appartiene agli anziani che vi risiedono», continua la presidente, «è finalizzata a stimolare la loro fantasia, la curiosità e la capacità di osservazione. Il cane consente infatti una stimolazione plurisensoriale nell’anziano e, cosa fondamentale, rappresenta un “facilitatore nelle relazioni sociali” e quindi favorisce l’interazione tra l’anziano e l’animale e tra anziano e anziano».

Gli aspetti che possono caratterizzare il rapporto tra l’anziano e il cane sono di tipo comunicativo (parlare con l’animale e parlare con gli altri dell’animale), ludico, affettivo (convinzione di essere amato, stimato e accettato), collaborativo (esercizi fatti assieme), cognitivo (attenzione e memoria), motivazionale (percezione di accudire e di prendersi cura di qualcuno), emozionale (simpatia ed empatia).

Il progetto è sostenuto anche dall’Associazione Amici della Francescon, come spiega lo storico presidente Luigi Sonzin: «Da un anno e mezzo noi volontari non possiamo più svolgere le nostre attività di compagnia e animazione quotidiana dentro la struttura, quindi abbiamo scelto di buon grado di sostenere questo progetto che contribuisce a riempire di “vita” le giornate dei nostri anziani. Ma attenzione – continua Sonzin – il cane non ci sostituirà, diciamo che ci rappresenterà e preparerà il nostro ritorno, che speriamo possa avvenire davvero al più presto!».

Per realizzare il progetto la Residenza e l’Associazione hanno lanciato una raccolta fondi, con l’obiettivo di raggiungere la cifra di 3mila euro. Il crowdfounding è stato possibile grazie alla Rete del Dono, una piattaforma informatica nazionale per sostenere progetti promossi da enti pubblici o del terzo settore. La pagina è già stata attivata e si trova all’indirizzo www.retedeldono.it e basterà digitare sulla barra di ricerca la parola Francescon per accedere alla sezione dedicata a Olli.

«Chiediamo – conclude la presidente Furlanetto – a tutti coloro che stimano il lavoro che la Residenza Francescon quotidianamente svolge e che vogliono contribuire a regalare gioia e vita ai nostri anziani, di sostenere il progetto con una donazione in modo da consentire davvero la realizzazione del nostro sogno».