Suor Anna Nobili: una danza per Dio

Da cubista a Milano a suora delle Suore Operaie della Casa di Nazareth: suor Anna Nobili, volto radioso, ora insegna e balla alla sua scuola "Holy Dance"

Serata speciale venerdì 9 luglio in piazzale Treviso a Bibione. Una delle tante che l’estate della nostra bella spiaggia, che si fa sempre più a misura d’uomo, di bambino, di famiglie offre ai tanti ospiti che arrivano dall’Italia e dall’estero. Dopo un anno difficile è ancora più importante e gioioso poter partecipare ai tanti appuntamenti in programma, ma il 9 luglio è stato proposto un evento speciale, l’esperienza di vita di una giovane donna che dal ballo nelle discoteche, anche ragazza cubista, dopo un lungo percorso sceglie la vita religiosa. Si fa suora tra le Suore Operaie della Casa di Nazareth, che affianca alla preghiera la partecipazione concreta al lavoro delle persone che si assistono spiritualmente. Nel 2008 i Voti perpetui, ma non abbandona la danza. Glielo chiedono il Vescovo e le suore del suo ordine. La danza è un dono che Anna Nobili ha ricevuto e che da ballo sfrenato nelle discoteche come ragazza immagine ha trasformato in danza quale preghiera a Dio. Del resto la danza si ritrova anche nell’antico testamento, ci dice Anna Nobili al telefono. “Danzavano Miriam, Giuditta, il Re Davide suonava la cetra e danzava. Danza la Trinità, che amando danza, danzando crea, creando gioisce”. Forse potremmo stupirci, ma non è così soprattutto se sentiamo parlare suor Anna, se la vediamo danzare con le sue ragazze della “Holy Dance”, se pensiamo che noi cantiamo e preghiamo e lodiamo con la voce, suoniamo con le mani o il fiato e lodiamo e preghiamo, dipingiamo e lodiamo con i colori, scriviamo e lo facciamo con la mente e la mano e lodiamo e preghiamo, e il nostro corpo intero ben istruito e preparato da maestri di danza cristiana può pregare e lodare, come facciamo con tutte le altre parti di noi che ci appartengono. Tutto questo suor Anna Nobili lo ha raccontato in piazza Treviso a Bibione con grande forza e coraggio, quello che viene dalla convinzione profonda, giunta dopo un lungo cammino. Le piaceva danzare fin da bambina. Con un gran vuoto d’amore per l’assenza del padre, improvvisamente il suo hobby per il ballo, si era anche iscritta ad una scuola, diventa un lavoro. Ballo in discoteca, cubista, nei più celebri locali milanesi, attraverso il ballo può ricevere tutto quello che da bambina le era mancato: attenzioni, carezze, ascolto. Il suo corpo è per chi frequentava le discoteche. Ballo anche in trasmissioni Rai e Mediaset. La madre che le è accanto si converte e prega incessantemente per la conversione della figlia. La conversione arriva dopo che Anna ha saputo che la madre fa pregare tante persone per lei. La conversione arriva dopo la partecipazione all’Eucaristia, pur continuando a ballare nelle discoteche, ma non sentendosi felice. Arriva dopo un viaggio ad Assisi. Un lungo cammino. “Ho sentito dentro di me l’amore di Dio, e piano piano, con tanta sofferenza, ho cominciato ad amarmi e accettarmi.” Nel 2007 nasce la scuola Holy Dance (danza Santa) con sede a Palestrina, aperta a tutti i bambini, i ragazzi, i giovani e gli adulti. “Vogliamo dare lode a Dio con la danza e comunicare il Vangelo, favorire una formazione artistica, umana, spirituale, quindi la crescita integrale di ogni persona. Oggi conta un centinaio di iscritti. Successivamente, sono sorte le sedi distaccate di Putignano, Foggia e Monlupo e abbiamo organizzato tanti stage in giro per l’Italia”. A Bibione suor Anna con un gruppo di ragazze della scuola Holy Dance ha raccontato la sua storia attraverso la danza, fino ad apparire con il velo da monaca che abbraccia il Crocifisso. Grande testimonianza che suor Anna con il suo splendido sorriso, le sue parole che fluiscono verso l’interlocutore come un fiume propone al pubblico a testimoniare che “Nulla è impossibile a Dio”. “Mi occupo di lodare il Signore con la danza, con il corpo, sfocia un nuovo carisma” ci racconta appena ci mettiamo in contatto con lei.Maria Luisa Gaspardo Agosti