Cultura e Spettacoli
A Premariacco le opere dello scultore sardo Sciola
Apertura al pubblico il 9 luglio alle 17. Ingresso gratuito. La mostra delle pietre sonore è inclusiva: a San Sperate, nel Giardino Sonoro, vengono già fatti incontri con non vedenti e persone con disabilità
Sei monoliti di grandi dimensioni “risonanti di richiami arcaici e poetici” poi “I semi della pace”, parte di una grande installazione che si tenne nel 2008 nella Piazza Inferiore della Basilica di San Francesco in Assisi; un’estesa Città sonora, costituita da centinaia di piccoli elementi di pietra calcarea che si compongono in infinite combinazioni, un richiamo al futuro civilizzato dove il vero suono ricercato è quello del silenzio; Le Colonne infinite, quello che per l’artista fu l’Omaggio a Gaudì, si tratta diimponenti elementi verticali composti da tubi Innocenti che si ergono a prendere le forme di una foresta metallica. Queste le opere dello scultore sardo visibili al Parco Sculture di Premariacco dal 9 luglio prossimo. Insieme a Pinuccio Sciola non mancheranno le opere della collezione permanente dei Copetti.
Dopo la città natale dell’artista sardo, San Sperate in provincia di Cagliari, nell’Italia continentale sarà proprio il Parco Sculture alle porte di Udine, lo spazio pubblico visitabile con il numero più importante della produzione artistica di Pinuccio Sciola.
In più, una Città Sonora composta da alcuni di questi elementi sarà ospitata alla 17. Mostra Internazionale di Architettura a Venezia dal 10 al 22 agosto prossimo all’interno del Padiglione Italia in una esposizione intitolata “Sound Architectures” curata da Pierandrea Angius. Le Città sonore, quella veneziana e quella di Premariacco, saranno ammirabili in concomitanza da Venezia ad Udine dove troveranno posto sotto il loggiato della Braida Copetti. saranno quindi entrambe assolutamente uniche.
«Quello che si creerà all’interno dello spazio espositivo del Parco Sculture Braida Copetti sarà più che una visita: sarà un’esperienza capace di coinvolgere tutti i sensi, dal tatto all’udito» dice Maria Sciola, Direttore generale Fondazione Sciola «Le pietre sonore di Pinuccio Sciola sono opere in grado di parlare tutte le lingue del mondo, di approcciarsi a tutte le culture e per tutte le età. Ma sono anche accessibili a persone con qualunque tipo di disabilità, in particolare visiva e uditiva.».
Il Parco Sculture raccoglie dal 2018 grandi sculture di artisti internazionali: i maestri friulani del ‘900 (Mirko Basaldella, Marcello Mascherini, Luciano Ceschia), e contemporanei (Nane Zavagno, Angelo Brugnera, Gianpietro Carlesso), insieme a grandi nomi italiani e internazionali come Giacomo Manzù, Dušan Džamonja, Kim Seung Hwan. L’evento sarà l’occasione per scoprire anche la nuova sistemazione del Parco e le nuove sculture entrate a far parte negli ultimi mesi della collezione permanente: opere di Alberto Gianfreda, Alik Cavaliere, Giorgio Celiberti.
Orario di apertura: da venerdì a domenica dalle 17 alle 20; solo sabato e domenica anche dalle 10 alle 12. Ingresso libero e gratuito; non è necessaria la prenotazione. Visite guidate ogni venerdì alle 17.30, previa prenotazione via email a info@copettiantiquari.com o al numero 392 5598729.
«Dopo la riuscita esperienza dello scorso anno, con le due mostre en plein air alla Braida – afferma Giorgio Copetti, fondatore e proprietario della Galleria Copetti Antiquari. Abbiamo voluto ripartire con una grande mostra di livello internazionale, e siamo particolarmente orgogliosi di diventare un punto di riferimento per appassionati e collezionisti di Pinuccio Sciola, presentando un compendio così vasto della sua produzione artistica».
La visita al Parco Sculture è un’immersione nell’arte en-plein-air dove la creatività umana è un tutt’uno con la natura e i materiali delle sculture, dal bronzo al ferro, alla pietra, creano un’inaspettata armonia. Lo spazio ricrea le antiche Braide friulane (i parchi annessi alle antiche case coloniche friulane), con alberi e piante autoctone tipiche, e i percorsi si dipanano nel pieno rispetto dell’arte e della natura. Nei dintorni del parco abbondano paesaggi rurali: la visita alla Braida Copetti è anche l’opportunità per scoprire un angolo di Friuli ricco di storia, di natura, di piccoli borghi fuori dai grandi circuiti, o allungarsi a visitare città come Udine, Pordenone, Trieste.