Matrimoni, chi si affida a un professionista non perde caparre

Silvia Daniele di Portogruaro è presidente nazionale dell’Associazione Wedding Planner Italia

Tra feste di matrimonio e Covid-19 non è scorso buon sangue. Sono moltissime le coppie che, nel corso dell’ultimo anno e mezzo, hanno dovuto rinviare, anche più di una volta, il giorno del fatidico “sì” a causa della situazione sanitaria decisamente non favorevole. Per fortuna, dal 15 giugno possono essere di nuovo celebrati gli sposalizi, ma nel pieno rispetto delle regole Covid tra green pass, distanziamento e igienizzazione. “Ci sono tutta una serie di limitazioni – spiega Silvia Daniele, wedding planner certificata di Portogruaro e presidente dell’Associazione Wedding Planner Italia -, ma non troppo restrittive, infatti vengono accettate di buon grado sia dagli sposi che dai ristoratori. Garantiscono una certa tranquillità. La maggior parte dei matrimoni italiani che si farà quest’anno, il 90% circa, sono quelli posticipati dal 2020. Diversi, tuttavia, hanno scelto di continuare a temporeggiare per potersi godere al massimo la festa. Non mancano le cerimonie “last minute” che gli sposi chiedono di organizzare per settembre/ottobre. Gli stranieri, che, invece, avevano scelto di sposarsi in Italia, hanno deciso di rimandare il tutto dopo la metà del 2022″.Il Covid-19, con tutte le sue restrizioni, ha spinto molte più coppie ad affidarsi ad un wedding planner, mentre prima era molto più diffusa la pratica del “fai da te”. “Chi si è appoggiato ad un professionista non ha dovuto far fronte a grossi disagi, come la perdita di caparre o acconti, in seguito a rinvii o annullamenti delle cerimonie – afferma Silvia Daniele -, al contrario di molti che hanno fatto tutto in autonomia. Le coppie stanno dando sempre più importanza alla contrattualistica con i fornitori anche perché purtroppo, approfittando di questo momento di difficoltà, c’è stato chi non si è comportato correttamente nei confronti della clientela”.