Mamma in Ghana e mamma in Italia

Storie di mamme per  il nostro grazie

Mi sono sposata giovanissima e ho avuto subito una bambina. In un incidente mio marito è morto e io sono andata da mia madre, grande donna, ha avuto sette figli, io sono la seconda.

Poi uno zio mi ha detto: “Vieni in Italia, qui trovi lavoro”. Così ho lasciato mia figlia alla mia mamma e sono venuta in Italia, ho trovato subito lavoro, e ho conosciuto un ragazzo del mio paese, il Ghana, ci siamo sposati e abbiamo avuto due figli.

Mia madre ha insistito perché la bambina restasse con lei fino alla fine della scuola. Ci sentiamo due volte alla settimana al telefono.

Fare la mamma in Ghana è più facile che fare la mamma in Italia perché di solito là le donne dopo il secondo figlio non lavorano più.

Qui in Italia con uno stipendio non si vive e allora bisogna lavorare in due e fare un po’ di fatica per stare con i bambini e andare al lavoro.

Mio marito ha perso il lavoro perché hanno chiuso la fabbrica, per tre mesi ha cercato e poi è andato in Germania e adesso è ancora là. Ci sentiamo spesso, lavora ma con il covid non pensa di ritornare adesso in Italia.

La scuola qui è organizzata in maniera diversa, nel mio paese non esistono i compiti per casa, neanche alle superiori e i genitori non si occupano dello studio dei figli. Qui ho imparato a parlare meglio l’italiano e anche a scriverlo quando i bambini sono andati a scuola. Il primo anno a scuola del primo figlio è stato difficile per gli orari d’inizio scuola e per i compiti a casa.

Una signora vicina di casa che sentiva la mia preoccupazione è stata gentilissima. Io esco di casa alle 7.10 e il bambino doveva essere a scuola non prima delle 7.30, allora lei veniva da me tutte le mattine e giocava con i bambini poi li portava uno a scuola e uno all’asilo. I bambini la chiamano “nonna” e lei è sempre contenta e ha sempre una parola di incoraggiamento e mi dice “Anch’io sono stata mamma e mi ricordo le corse che facevo”.

In Italia ho conosciuto tante mamme con un figlio solo e mi pare un po’ strano. Non vuole essere una critica. Ma non capisco come si fa a pensare di avere un figlio solo. Per noi in Africa è impossibile, almeno che una donna non sia ammalata.

Si dice che uno solo sarà sempre solo nel mondo e poi se viene a mancare tu mamma resti senza figli. Certo che mettere assieme lavoro e figli non è facile, ma se ci si aiuta un po’ tra mamme diventa più facile. Ad esempio io compero poco da vestire perché altre mamme, al lavoro, mi regalano i vestiti dei figli, anche qualche bel gioco.

Ringrazio Dio per la salute che tiene per me e anche per i bambini. La pediatra mi dice sempre che sono forte, ogni tanto mi sento stanca ma penso a mia mamma che ci ha cresciuto tutti e sette.