Dalla Pedemontana ad Azzano Decimo: i nuovi nati

I bambini sono il  futuro

E’ un tema che recentemente compare sempre più spesso nelle cronache che ne evidenziano l’aumento. Alla luce di alcuni dati-campione, considerati gli anni 2010, 2015 e 2020, nel Comune di Maniago si registrano rispettivamente 117, 100 e 87  nuovi nati. A Montereale Valcellina ne contiamo 30, 29 e 28. Ad Aviano la diminuzione è evidenziata dai numeri 74, 63 e 48. A Spilimbergo ci troviamo di fronte a un saliscendi: 77, 88 e 68. Ad Azzano Decimo c’è un picco in discesa nel primo quinquennio  mentre la situazione appare pressoché invariata cinque anni dopo: 208, 137 e 132.

Per qualche considerazione come a volo d’uccello, partendo dalla Pedemontana, a Maniago si evidenzia un significativo meno trenta mentre il comune di Montereale ha perso soltanto due unità. Spostandoci a Spilimbergo, nel 2015 si registra un balzo in avanti di 11 unità e un meno venti cinque anni dopo. Ad Aviano le 74 nuove nascite del 2010 scendono a 63 nel 2015 e a 48 nel 2020. Ad Azzano Decimo, si rileva un significativo meno 71 nei primi cinque anni considerati, mentre un quinquennio dopo il dato risulta pressochè invariato.

A uno sguardo complessivo, la situazione appare diversa da comune a comune, anche se in nessun caso si rileva un incremento delle nascite.

Negli ultimi tempi si coglie dunque un crescente allarme per il diffuso fenomeno della consistente diminuzione delle nascite nella nostra Penisola: in questo campo si sta registrando il record dagli anni dell’unità d’Italia. Molti si chiedono: chi pagherà le pensioni nel futuro? L’assistenza ai genitori anziani peserà sulle spalle del figlio unico (per non parlare dei casi in cui è stata scelta l’esclusione della prole).

Noi ci fermiamo a considerare l’attualità rilevando la tristezza dei figli unici, costretti sempre a cercare qualche amico per superare la solitudine quotidiana. Se è certo che le relazioni si imparano fin dai primissimi anni in famiglia, non è di secondaria importanza la fatica di responsabilità e di ansia derivanti dal fatto di essere troppo caricati dalle eccessive attese e apprensioni dei genitori.

Viene spontaneo pensare al “Crescete e moltiplicatevi” del Libro sacro. Questa espressione di Dio Padre potrebbe apparire come una imposizione o quanto meno come un forte invito. Ma, come osservano gli esegeti, qui si parla di dono: il più grande dono per ogni coppia che è associata all’opera del Creatore nell’assicurare la continuità della vita. Un dono che continua a perpetuarsi nella storia umana, mentre nell’opulento mondo occidentale troppo spesso rappresenta un peso se non una minaccia, come è confermato dalla soppressione della vita nel grembo materno.