Concordia Sagittaria, Villa Soranzo: tre milioni per il restauro

Il contributo dal Piano Stralcio Cultura Turismo del Ministero della Cultura

Il Comune di Concordia Sagittaria è beneficiario di tre milioni di euro destinati al restauro ed alla valorizzazione di Villa Soranzo, intervento compreso tra le iniziative per la promozione e lo sviluppo del territorio». Lo dichiara il sindaco Claudio Odorico sul contributo previsto dal Piano Stralcio “Cultura Turismo” del Ministero della Cultura, nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014-2020. «La Giunta comunale – aggiunge – lo scorso 6 maggio ha approvato il Programma di Valorizzazione del complesso con l’indicazione di obiettivi, strategie, previsioni, modalità di attuazione, sostenibilità economica, finalità dell’intervento ed i tempi di realizzazione dell’opera, aggiornato rispetto al precedente documento approvato dalla stessa Giunta comunale il 15.12.2020».

Il sindaco precisa che l’aggiornamento ha seguito le indicazioni del previsto Tavolo tecnico operativo che si è riunito due volte (in febbraio ed in aprile 2021) recependo i suggerimenti dell’Agenzia del Demanio, del Segretariato regionale del Ministero della Cultura per il Veneto e della competente Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio. «La valorizzazione di Villa Soranzo – spiega ancora il sindaco – si inquadra all’interno del federalismo demaniale, che prevede il possibile trasferimento di un bene di proprietà dello Stato, a titolo gratuito, al Comune in cui si trova allo scopo della sua fruizione, in modo da promuovere lo sviluppo del territorio. Si tratta di un progetto molto impegnativo, che portiamo avanti con determinazione verso la realizzazione, consapevoli delle sue difficoltà».

DOVE Villa Soranzo si trova lungo la strada provinciale che da Portogruaro porta a Concordia Sagittaria, sull’argine del fiume Lemene. La via d’acqua era già importante ai tempi della romana Iulia Concordia, con il nome di fiume Reatinum. Dal Medioevo costituì la principale via di scambio tra la Serenissima Repubblica di Venezia ed i fondaci di Portogruaro, dove venivano sbarcate le merci che per via terra proseguivano poi verso la Germania. Nel 17° secolo, Tommaso Soranzo, componente di una famiglia veneziana tra le più influenti, costruì una vera e propria villa, con la residenza, la cappella ed un vasto nucleo di annessi. L’intero complesso della Villa viene sottoposto ad un intervento di restauro, per consolidare il sistema dell’offerta culturale e turistica, migliorando i rapporti tra il territorio e le città, mettendo al centro dell’azione pubblica la valorizzazione culturale come motore di sviluppo economico e crescita sociale.