Cisl Scuola, disagi allarmanti da isolamento tra i bambini e i ragazzi

Fine corsa per un anno  scolastico difficile

E’ davvero grave e molto preoccupante il quadro che emerge dal comunicato della segreteria generale della Cisl Scuola che riporta allarmanti considerazioni espresse dal direttore del Dipartimento di Emergenza dell’ospedale Bambino Gesù di Roma.

La privazione della scuola in presenza ha rappresentato uno degli effetti collaterali più devastanti del Covid per la fascia della popolazione scolastica.

Si è registrato infatti un incremento vertiginoso delle patologie di natura neuro psichiatrica, a partire dai disturbi del comportamento alimentare (cresciuti di otto – nove volte rispetto al consueto nel solo Istituto del Bambino Gesù) fino ad arrivare ai tentativi di suicidio.

L’emergenza pandemica ha evidenziato la necessità di ampliare i tempi e gli spazi della scuola, a vantaggio soprattutto delle aree di maggiore fragilità sociale, dando risposte alle crescenti situazioni di solitudine legate anche a un trend demografico in cui aumentano i figli unici.

Indubbiamente lo stralcio riportato tratteggia risvolti drammatici.

Se le caratteristiche di una grande città possono accentuare la gravità di particolari e preoccupanti situazioni di disagio, anche nella nostra realtà di periferia si sono manifestate forme significative di “confusione” psichica in alcuni bambini e ragazzi.

Particolarmente tra i preadolescenti e gli adolescenti, ma anche nell’età precedente, lo stato di ansia si è tradotto in alcuni casi nel rifiuto della scuola, quale possibile occasione di contagio, in altri ha provocato, in tempo di chiusura delle aule, la percezione della  grave perdita di una fondamentale possibilità di incontro con gli amici e con gli insegnanti.