Annone Veneto, la crisi della natalità è evidente

Anche ad Annone Veneto la crisi della natalità è evidente: nel 2020 sono nati 18 bambini, 13 femmine e 5 maschi, di questi 4 sono figli di immigrati stranieri; rispetto allo scorso anno una diminuzione di 6 nati.

Negli anni scorsi Annone Veneto mostrava, dal punto di vista demografico, una situazione più dinamica rispetto agli altri 10 comuni del portogruarese. Insieme a Pramaggiore, infatti, registrava una popolazione in crescita e una buona tenuta della natalità. Fenomeno che si collega al fatto che i due comuni sono quelli che presentano un maggior numero di immigrati di nazionalità non italiana, a confronto con gli altri del mandamento. Per anni l’insediamento di rumeni, albanesi, marocchini (le tre nazionalità più numerose) è stato alla base della crescita demografica che ha portato, 10 anni fa, Annone a raggiungere i 4.022 abitanti. Non solo, trattandosi di un’immigrazione giovane questo ha avuto due conseguenze: un comune con un’età media più bassa e una natalità sostenuta dalla prolificità degli immigrati.

Negli anni di maggiore espansione la percentuale di nati da mamme straniere sfiorava il 40%, calata poi al 30 %, ed oggi attorno al 20%. Sono i nuovi italiani che hanno riempito i nostri asili, affollato le nostre aule scolastiche e tenuto attivo il trend demografico.

Questo fenomeno è ora ridimensionato: diminuiscono gli immigrati, la natalità è in calo anche tra gli stranieri: la popolazione al 31/12/2020 era scesa a 3.816 unità, la percentuale di stranieri è passata in 10 anni dal 15,30% al 12%.

Dunque Annone assiste oggi a una preoccupante involuzione demografica, ne più ne meno come a livello regionale e nazionale. Tutto ciò comporterà una riprogrammazione dei servizi, da quelli offerti ai bimbi in età prescolare a quelli scolastici. Se si vuole provare ad invertire la tendenza, anche a livello locale andranno messe in atto efficaci politiche di sostegno alle famiglie.