Regione Veneto, confermato stanziamento di 93 milioni di euro

Per le paritarie

Nel Veneto gli studenti iscritti alle scuole paritarie nell’anno scolastico 2019/2020 (ultimo dato disponibile) erano 103.940 in totale: scuola dell’infanzia 75.721, scuola primaria 12.278, secondaria di primo grado 7.029, secondaria di secondo grado 8.912. Nella mattina del 23 marzo scorso, l’Assessore regionale all’Istruzione, Elena Donazzan, il collega al Bilancio, Francesco Calzavara, hanno incontrato i rappresentanti regionali del mondo delle scuole paritarie. Si è trattato del primo incontro della nuova legislatura, iniziata nel settembre 2020. Erano rappresentati tutti i principali soggetti del mondo delle scuole paritarie: AGeSC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche), FIDAE e Conferenza Episcopale del Triveneto. La riunione puntava a verificare la situazione delle scuole paritarie in Veneto e a pianificare in maniera condivisa le azioni del quinquennio.

I rappresentanti delle paritarie hanno espresso apprezzamento per la scelta di Regione del Veneto di sostenere la legge sul buono scuola, considerata legge di riferimento a livello nazionale, perché prova a dare effettività alla parità scolastica e al sistema integrato tra scuola statale e scuola paritaria. Attualmente il problema principale è che con la pandemia è calato il reddito delle famiglie e questo elemento potrebbe penalizzare l’iscrizione alle scuole paritarie perché il buono scuola regionale riesce a coprire solo una piccola parte della retta.

“Le scuole paritarie sono un bene prezioso per il Veneto, per la cultura e l’educazione nella nostra Regione e oggi stanno rispondendo anche in termini di organizzazione ai bisogni dei più fragili – ha sottolineato l’Assessore Donazzan. – La scuola dello Stato, per esempio, sconta il fatto che per i disabili un 50 per cento di docenti è costituito da precari, con contratto a tempo determinato di un anno. Insegnanti che continuano a cambiare non sono l’ideale per un bambino disabile per il quale l’accompagnamento, il poter contare su una figura di riferimento continuativa nel tempo è fondamentale. Ma il problema si pone anche alle paritarie”. “È riconosciuto che a pagare il prezzo più alto della didattica a distanza sono proprio i più fragili e tra questi i bambini con disabilità”.

L’Assessore al Bilancio Calzavara ha fatto il punto sulle risorse che Regione del Veneto mette a disposizione del settore. “Con l’assestamento di bilancio la Regione del Veneto ha l’obbiettivo di mantenere lo stanziamento confermato nelle ultime legislature – ha spiegato -. Ricordo che nel bilancio di previsione triennale la voce ’Scuole Paritarie’ vale, infatti, 93 milioni di euro. Verificheremo la possibilità di accedere a fondi europei dedicati alle disabilità, per sostenere le scuole paritarie nell’offerta di servizi sempre più a misura di bambini con bisogni specifici. Ulteriori risorse potranno giungere dal Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa per incentivare l’utilizzo degli strumenti digitali all’interno delle scuole paritarie e favorire i legami educativi con bambini e famiglie. Un’esigenza formativa che la pandemia ci ha imposto, ma che sapremo valorizzare per favorire la crescita digitale delle generazioni future”.