Pordenone
Prima i bambini, gratuità e parità per le scuole dell’infanzia
Mobilitazione promossa dalla Fism a partire dal prossimo 19 aprile
E’ un tema annoso la pesante disparità di trattamento riservata alle Scuole paritarie dell’Infanzia, con annessi Nidi e Sezioni Primavera. Benchè facciano ufficialmente parte dell’unico Sistema Nazionale di Istruzione, dopo venti anni dall’approvazione della Legge 62/2000, che sancisce appunto il riconoscimento giuridico della parità scolastica, non è di fatto stata attuata l’attesa e vitale parità economica.Inoltre la pesante esperienza della pandemia ha ulteriormente evidenziato la disparità del sostegno economico tra scuole statali e scuole paritarie no profit, con forti penalizzazioni per le famiglie e per i docenti delle seconde.Per questi ultimi, il provvedimento di chiusura determinato dalla pandemia ha comportato il ricorso alla Cassa Integrazione con la conseguente riduzione anche della tredicesima in base alle corrispondenti mensilità così erogate.Pertanto la FISM nazionale (Federazione Italiana Scuole Materne) ha deciso di attuare una grande mobilitazione per chiedere al Governo, al Parlamento, alle Regioni e agli Enti Locali un piano di investimento concreto in merito ai finanziamenti erogati dall’Unione Europea. Si tratta di superare le fortissime differenze, tuttora esistenti, tra le scuole statali e le scuole paritarie no profit; un diritto da riconoscere, dato il servizio pubblico che le seconde svolgono da decenni e decenni, mettendo in campo una qualità molto elevata. E’ evidente che senza adeguati aiuti corre il rischio di essere cancellato un servizio indispensabile, di cui oggi fruiscono circa 500.000 famiglie.La FISM Nazionale ha elaborato una proposta per un intervento strutturale, di carattere economico, a sostegno dell’intero percorso educativo e scolastico 0-6 anni: la situazione di gravissima disparità che continua a gravare sulle paritarie colloca di fatto l’Italia in una posizione di fanalino di coda nel contesto europeo.E’ da considerare che le 9000 realtà educative della FISM sono pronte ad ampliare nettamente l’offerta dei servizi educativi per i bambini e le bambine zero – tre anni, di cui l’Italia è carente, promuovendo un vero percorso di continuità educativa e didattica da zero a sei anni.Da qui la decisione di mettere in campo un’iniziativa ad ampio respiro, una mobilitazione educativa e sociale che la FISM intende attuare per chiedere a tutti i citati organismi competenti un piano di investimenti concreto e adeguato: una misura necessaria anche come argine alla crisi delle nascite, al sostegno alla genitorialità e alla parità di genere che la FISM, con le sue realtà no profit tra scuole dell’infanzia paritarie e servizi educativi (nidi integrati e sezioni primavera), con 40.000 dipendenti, circa 500.000 bambini frequentanti, chiede con vigore da tempo.La FISM chiede a Governo, Parlamento e Istituzioni un vero disegno, anche a vantaggio della ripresa demografica del Paese e nell’ambito delle applicazioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che sostenga i necessari investimenti nell’intero segmento 0 – 6, in particolare per le scuole dell’infanzia, senza discriminazioni fra chi, in diverse forme, offre un servizio pubblico.Invita pertanto i Gestori e le Coordinatrici delle Scuole paritarie dell’Infanzia a sostenere e promuovere questa mobilitazione educativa e sociale coinvolgendo gli amministratori, il personale docente e non docente, i genitori, i nonni, i volontari e gli amici di queste Scuole, nonché la più vasta comunità locale. Il risultato di questa iniziativa dipende dall’impegno di tutti.Rivolge pertanto un appello a tutti di firmare la petizione online o su cartaceo, allargando l’invito a parenti ed amici.L’avvio ufficiale della petizione è fissato per il giorno 19 aprile.Molto dipende dall’adesione a questa importante iniziativa quale sostegno a una mobilitazione determinante per il futuro delle Scuole della Fism.