Bibione, a maggio possibile apertura delle spiagge

Codognotto: «Auspichiamo che alle rassicurazioni del Ministro seguano i fatti»

Alla lettera inviata da Pasqualino Codognotto, sindaco di San Michele al Tagliamento, nonché presidente dei sindaci della “Costa Veneta” e coordinatore nazionale del “G20 Spiagge (che rappresenta oltre 60 milioni di turisti), al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, con la quale chiedeva di intervenire sulle aperture alberghiere e delle località balneari, è stata annunciata in questi giorni la risposta del Ministro al Turismo, Massimo Garavaglia. «La risposta del Ministro Garavaglia che indica il mese di maggio come possibile apertura delle spiagge, va vista con soddisfazione specie per noi primi cittadini di realtà legate soprattutto all’economia del turismo – ha dichiarato Codognotto -, esprimendo peraltro un moderato ottimismo sulla possibilità di partenza della stagione balneare a maggio come annunciato dal Ministro. E’ chiaro, come sostiene il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro – spiega Codognotto -, che bisogna agire con cautela; lo stesso professore però resta fiducioso sulle prospettive per la prossima stagione. Lo scorso anno, i sindaci del litorale veneto hanno ampiamente dimostrato di saper far fronte alla stagione estiva, anche in periodi di piena emergenza, poiché siamo stati in grado di adottare tutte le misure previste dai protocolli sanitari per mettere in sicurezza i turisti. Quest’anno, le vaccinazioni rappresentano un alleato in più e quindi i turisti potranno alloggiare nelle nostre località balneari in piena sicurezza».

«La realtà delle spiagge venete, in particolare quelle delle località balneari che rappresento, vivono soprattutto grazie al turismo – ha evidenziato Codognotto -. Un turismo che anno dopo anno è cambiato, riuscendo ad andare oltre l’accoppiata “Spiaggia-ombrellone” e proporsi al turista con strategie e proposte diverse. In questi giorni, economisti ed esperti vari, ci dicono che quando sarà passata questa pandemia, dovremmo forse ripensare il modo di fare economia. Non dimentichiamo che sulle nostre spiagge lavorano 50 mila addetti e il turismo nel nostro Paese, è il vero “oro nero. Teniamoci pronti che risalire la china si può, basta che alle rassicurazioni del Ministro Garavaglia seguano i fatti».