Ulss4, Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione: Pupo direttrice

Il commissario dell’Ulss4, Carlo Bramezza, ha dato il benvenuto alla neo arrivata

Arriva dall’Ulss2 “Marca Trevigiana”, ha 58 e risiede a Treviso. Lunedì 18 gennaio si è insediato il nuovo direttore del Servizio Igiene, Alimenti e Nutrizione (Sian) dell’Ulss 4, la dottoressa Anna Pupo. Oggi il commissario dell’Ulss4, Carlo Bramezza, ha dato “benvenuto” alla neo arrivata.

Anna Pupo si è laureata all’Università degli Studi di Padova in Medicina e Chirurgia dove ha ottenuto anche la specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva. La sua carriera professionale è iniziata nell’azienda sanitaria di Treviso dove per 20 anni ha lavorato all’unità di Controllo delle malattie infettive e vaccinazioni, e sempre in quest’azienda sanitaria ha poi diretto il Sian. Nel 2013, ha diretto sia il Sian che Sisp (Servizio Igiene e Sanità Pubblica) nell’allora Ulss di Camposampiero. A seguito della riforma regionale che ha previsto l’accorpamento delle aziende sanitarie, ha poi  diretto l’unità “Prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili” all’Ulss6 Euganea ed infine è rientrata all’Ulss di Treviso (attuale Ulss 2) dove nel 2019 ha gestito la “Task force Covid” e dove poi ha ricevuto l’incarico di direttore facente funzioni al Sisp.

Nel trevigiano la dottoressa Pupo è nota per aver gestito l’attività riguardante l’inquinamento da mercurio nelle falde acquifere profonde, che nel 2012 aveva interessato grossi centri urbani come Treviso, Mogliano Veneto  e Preganziol.

“Doveroso in primo luogo il ringraziamento alla direzione generale dell’Ulss4 per la fiducia che mi è stata attribuita – commenta il neo direttore del Sian – . Oltre all’attività ordinaria, in questo territorio un importante stimolo alla mia attività è rappresentato dal comparto turistico che impegnerà molte risorse nel periodo estivo, ovviamente nell’ambito della ristorazione. In questo senso ho in programma di attivare anche dei progetti per stimolare la sana alimentazione in vacanza, oltre che progetti di sana alimentazione per le fasce più deboli della popolazione, come gli anziani”.