Terza corsia A4, troppi incidenti con vittime: i cittadini chiedono di accelerare la conclusione dell’opera

I sinistri soprattutto nel tratto ancora a due corsie tra Portogruaro e San Donà di Piave: a causa dell’intensità del traffico è un’interminabile strettoia lunga 27 Km

Velocizzare la realizzazione completa della terza corsia dell’A4 Venezia-Trieste con la costruzione anche del nuovo casello di Alvisopoli-Bibione». Lo richiede l’opinione pubblica del Veneto Orientale, di fronte ai frequenti incidenti con vittime, causati in prevalenza da mezzi pesanti, soprattutto nel tratto ancora a due corsie tra Portogruaro e San Donà di Piave, dove l’A4, a causa dell’intensità del traffico commerciale su lunghe distanze, si presenta ormai come un’interminabile strettoia lunga 27 Km. I sinistri provocano frequenti chiusure temporanee del traffico autostradale e la deviazione dei veicoli, soprattutto autotreni, sulla viabilità ordinaria, con code ed ulteriori rischi.

A questa sollecitazione, fanno eco i nuovi richiami della Fondazione Think Tank Nord Est alle istituzioni (locali, regionali e nazionali): “Il ritardo nella realizzazione del nuovo casello di Bibione penalizza tutto l’Alto Adriatico”. «La dotazione infrastrutturale è inferiore a quella della Riviera Romagnola. Servono al più presto adeguamenti sulla tratta veneta della A4». «Va potenziato il sistema di accesso alle spiagge venete dell’Alto Adriatico, garantendo anche a Bibione un casello autostradale dedicato». Sono affermazioni che anche i sindaci Pasqualino Codognotto (San Michele al Tagliamento) e Natale Sidran (Fossalta di Portogruaro) ripetono da anni. Bisogna che questa posizione condivisa venga proclamata a voce alta da tutti gli amministratori del Veneto orientale, condizione fondamentale per essere ascoltati a Venezia (Regione Veneto) e a Roma (Governo).

Per rispondere a queste richieste è necessario che la concessione dell’A4 Venezia-Trieste, già in capo ad Autovie Venete e recentemente scaduta, venga trasferita alla Società Autostrade Alto Adriatico, la newco interamente pubblica delle Regioni Friuli VG e Veneto, che dovrà aggiornare il Piano economico finanziario della concessione trentennale ed i programmi idonei ad ottenere il credito da parte dei soggetti finanziatori. Le autorità competenti hanno già preso le decisioni politiche, che si stanno traducendo nei conseguenti atti amministrativi. Sono operazioni complesse, ma che vanno fatte presto, perché solo dopo potranno essere appaltati i lavori mancanti al completamento della terza corsia sull’intera tratta. L’opinione pubblica deve essere informata sui nuovi crono-programmi.