Portogruaro
Portogruaro, ospedale: Piano per l’utilizzo del Recory Fund dell’UE
Lo sta preparando l'Ulss 4. Si ipotizza l’investimento di 60 milioni per realizzare un nuovo padiglione
La presentazione del nuovo mammografo ha consentito al direttore dell’Ulss 4 Veneto Orientale, Carlo Bramezza, di avviare l’approfondimento del tema delle risorse del “Recovery Fund”, le opportunità offerte dall’Unione Europea destinate al recupero dell’economia dei Paesi colpiti dalla crisi provocata dalla pandemia da Covid 19. Si tratta di una sfida epocale per gli Stati dell’Unione, che avranno una possibilità unica di operare un salto di qualità, superando la crisi attuale. L’Azienda Ulss 4 si sta dotando di un progetto preliminare per l’ammodernamento dei tre ospedali: di Portogruaro, di San Donà e di Jesolo. Per Portogruaro si ipotizza l’investimento di 60 milioni di euro, principalmente per realizzare un nuovo padiglione, mentre la struttura esistente sarebbe ammodernata. In questo modo sarebbe possibile separare l’ala delle degenze destinata alle persone ricoverate, da quella degli ambulatori per le visite dei pazienti esterni. La pandemia, infatti, ha prospettato la necessità di dividere fisicamente i percorsi delle due attività. Nel nuovo padiglione sarebbero concentrate tutte le degenze, mentre l’attuale struttura, dopo la ristrutturazione, sarebbe riservata alle visite ambulatoriali. Ci sono progetti di ammodernamento anche degli ospedali di San Donà e di Jesolo, rispettivamente per 54 e 12 milioni. Si tratta ancora di indicazioni che hanno bisogno di ulteriori approfondimenti, ma la Direzione dell’Ulss 4 vuol farsi trovare pronta all’appuntamento con le opportunità offerte dalle risorse messe in campo dall’Unione Europea per affrontare l’attuale crisi.