Hospice Francescon, futuro in bilico: struttura unica in programma

L’Ulss4 ha affidato l’incarico per un progetto di fattibilità per il Veneto orientale

Quale sarà il futuro dell’Hospice di Portogruaro? Sono in tanti a chiederselo, soprattutto dopo le sedute on-line del Consiglio comunale e della Commissione consiliare, svoltesi a fine anno 2020.

Il gruppo di minoranza di centrosinistra “Civici e Democratici” ha denunciato come l’Ulss 4 con deliberazione n. 1128 del 03.11.2020 abbia affidato l’incarico per un progetto di fattibilità per la realizzazione di un Hospice unico per il Veneto orientale: «Una struttura unica a livello aziendale, con 12 posti letto, progettata secondo i più elevati standard».

Si metterebbe in discussione la continuità dell’Hospice della Francescon? Nelle discussioni consiliari si è verificato che l’incarico per un progetto a medio termine di Hospice unico esiste veramente. I gruppi  di maggioranza e minoranza hanno dichiarato che difenderanno la continuità di un fondamentale servizio alla cittadinanza. Per fare chiarezza vanno evidenziati alcuni dati di fatto.

LA CONVENZIONE «Una convenzione annuale con l’Ulss 4 Veneto Orientale conferma per il momento la disponibilità di 8 posti di Hospice presso la Residenza per Anziani Francescon; è stata rinnovata a fine dicembre 2020 dal CdA ed è valida fino al 31/12/2021» ha dichiarato la presidente della Francescon, Sara Furlanetto.

LA STORIA L’Hospice presso la Casa di riposo è stato avviato nel 2008, primo nel Veneto orientale, sulla base di una convenzione con l’Ulss, rinnovata annualmente. In seguito è stato integrato nella rete dell’Unità “Cure Palliative e della Continuità Assistenziale”. Ora ha sede presso il Distretto di San Stino di Livenza e dal novembre 2019 è diretta dal dottor Cosimo De Chirico. Inizialmente all’Hospice era stato riservato il secondo piano del padiglione “Banca Popolare Santo Stefano”.

Nella primavera del 2018 è stato inaugurato il reparto al terzo piano, realizzato ex-novo in sopraelevazione dello stesso fabbricato, con un vasto terrazzo panoramico sul centro cittadino: dispone di 10 ampie camere singole, che possono ospitare con il paziente anche un familiare di assistenza, con adeguati spazi comuni, locali di servizio ed un ampio salone centrale, dedicato a “Olga e Giano Petrin”, in ricordo del loro lascito specificatamente all’Hospice.

ACCOGLIENZA SOSPESA CAUSA COVID La presidente Furlanetto ha precisato che l’accoglienza dei pazienti presso l’Hospice, però, risulta ancora sospesa a causa del contagio da Covid 19: «Il servizio è stato interrotto a partire da marzo 2020. Siamo in attesa di riprendere in piena sicurezza, secondo i protocolli sanitari». Nel frattempo il terzo piano destinato all’Hospice è stato riservato ad isolamento per eventuali casi di Covid. Attualmente, in assenza di contagiati, è vuoto.

FRANCESCON VERSO L’IMMUNIZZAZIONE  Sulla base dei test che vengono eseguiti ogni 4 giorni sugli operatori e ogni 20 sugli ospiti, la Residenza è attualmente libera dal contagio. Al termine della prima giornata di vaccinazioni, il 4 gennaio scorso, risultano vaccinati 128 ospiti e 81 operatori sanitari e sociali. Sono 12 persone in più di quanto comunicato inizialmente dall’Ulss. Tra un mese, grazie i vaccini, la Francescon nel suo insieme dovrebbe essere immune da Covid 19.

L’HOSPICE SAN DONA’ HA CONTINUATO A FUNZIONARE L’Ulss 4 Veneto Orientale ha stipulato un’analoga convenzione annuale per 9 posti di Hospice anche con la casa di riposo “Monumento ai Caduti” di San Donà di Piave. Questa – a differenza della Francescon – ha potuto continuare ad accogliere pazienti anche nel periodo dell’emergenza Covid perché dispone di altri spazi per gestire gli isolamenti previsti per la pandemia.