Gratuito per tutti, obbligatorio per nessuno

Obiettivo: vaccinare 6 milioni di italiani entro fine marzo

Il 27 dicembre 2020 anche l’Italia è stata teatro delle prime vaccinazioni contro il coronavirus.

Una data simbolo che ha coinvolto, nello stesso giorno, tutti i Paesi dell’Unione Europea. Le vaccinazioni sono poi proseguite secondo i Piani adottati dai governi nazionali in coordinamento con la strategia europea.

Modalità di approvigionamento, stoccaggio, distribuzione e somministrazione dei vaccini sono infatti descritte nel Piano strategico elaborato dal Ministero della Salute in concorso con il Commissario straordinario per l’emergenza, l’Istituto Superiore di Sanità, Agenas ed Aifa, ed approvato dal Parlamento ad inizio dicembre.

Strategia europea A giugno 2020 la Commissione europea e gli Stati membri hanno concordato un approccio centralizzato per garantire l’adeguato sostegno a sviluppo, produzione e fornitura dei vaccini. I negoziati con le aziende sono stati affidati in esclusiva alla Commissione che ha agito per conto degli Stati in modo da assicurare l’approvvigionamento delle dosi necessarie a proteggere l’intera popolazione europea.

La Commissione ha siglato accordi con 6 case farmaceutiche per oltre 1,3 miliardi di dosi dei vaccini autorizzati.

Le caratteristiche del Piano Prevede che la vaccinazione sia gratuita, garantita a tutti per adesione volontaria. Insomma il vaccino sarà gratuito per tutti, ma per nessuno sarà obbligatorio. Il Piano identifica le categorie da vaccinare con priorità nella fase iniziale, definisce le strategie, i modelli organizzativi, la logistica nonché le caratteristiche riguardanti informazione, comunicazione, sorveglianza e i modelli di impatto e valutazione economica.

La governance è assicurata dal coordinamento tra il Ministero della Salute, Commissario straordinario per l’emergenza, Regioni e Province Autonome.

Categorie con priorità Nella fase iniziale, data la disponibilità limitata di sieri, sono state identificate tre categorie da vaccinare in via prioritaria: gli operatori sanitari e sociosanitari, i residenti e il personale delle strutture residenziali per anziani e le persone con più di 80 anni.

Cronoprogramma E’ previsto che gli appartenenti a queste categorie siano coinvolti nel primo trimestre 2021. Si tratta di 1,4 milioni di operatori sanitari, 570.000 tra personale e ospiti delle RSA e 4,4 milioni di anziani con più di 80 anni. Obiettivo entro fine marzo è quindi di vaccinare oltre 6 milioni di italiani.

Nel secondo trimestre verrà coinvolta la fascia di età 60-79 anni (13,4 milioni) e le persone con almeno una patologia cronica (7,4 milioni).

Tra il secondo e il terzo trimestre, con l’auspicato aumento di dosi disponibili, si passerà alle altre categorie tra cui gli appartenenti ai servizi essenziali: insegnanti, forze dell’ordine, ecc.

Nel quarto trimestre l’estensione al resto della popolazione.

Lostica Il Piano si concentra poi a definire gli aspetti relativi alla logistica: approvigionamento, stoccaggio e distribuzione.

La fase iniziale della campagna prevede una gestione centralizzata, con l’identificazione di siti ospedalieri e l’impego di unità mobili per vaccinare quanti non possono raggiungere autonomamente i centri individuati.

Successivamente saranno realizzate campagne su larga scala in centri vaccinali organizzati ad hoc. Oltre alle unità mobili saranno coinvolti ambulatori territoriali, medici di base, pediatri, sanità militare e medici delle aziende.