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Annullato il calendario invernale: perse migliaia di visite di studenti
Parla il Parco delle Dolomiti Friulane
Nelle giornate serene possiamo ammirare dalla pianura la cerchia delle nostre Dolomiti Friulane splendidamente innevate. E’ una panoramica dal fascino unico, un forte richiamo per gli appassionati di sport invernali, in particolare per chi ama “ciaspolare” sul tappeto nevoso.
Spesso, in tempo di normalità, famiglie al completo arrivano lassù per trascorrere i fine settimana nella coinvolgente avventura delle ciaspolate oppure anche soltanto per calpestare con adeguate calzature il manto nevoso e ammirare scorci panoramici ineguagliabili.
Purtroppo il calendario del Parco di questa stagione invernale 2020/2021 è stato sospeso a causa del Covid dal mese di novembre
Tra le attività proposte, ci sarebbero state anche le tanto attese ciaspolate e tante proposte di un programma molto variegato, reso ancor più unico e affascinante dalle abbondanti nevicate di quest’anno.
Già a partire dalla “Befana con le ciaspole”, sono state cancellate attività che si sarebbero via via dispiegate in una eccezionale ampiezza, appunto data l’abbondanza attuale delle precipitazioni nevose. Camminare sul manto nevoso immersi in un panorama fiabesco rappresenta già un’emozione intensa e avvincente; quando poi vi si inseriscono proposte di più ampio respiro, si possono vivere affascinanti esperienze indimenticabili.
La subdola diffusione del virus ha costretto l’ente Parco ad annullare la proposta di appassionanti giornate da vivere nel silenzio di paesaggi fiabeschi, ammantati di candore.
Per il mese di gennaio erano previste, tra l’altro, sorprese storico naturalistiche sul lungolago di Barcis; suggestioni indimenticabili nel corso di un’escursione nel contesto unico della forra del Cellina; una ciaspolata con la luna per ammirare il fiume nella neve; lo spettacolo di borghi antichi immersi nel manto nevoso e la loro storia; approfondimenti sul tema Dolomiti e nivologia in Val Cimoliana; il bosco d’inverno ad Andreis…
E concludiamo con una visione primaverile: siamo al prossimo 20 marzo quando, come annunciava il programma sospeso, gli amanti della montagna sarebbero invitati a scoprire le attrattive del risveglio della natura.
I NUMERI DEL 2020 “L’inverno scorso – come ci spiega Rossella, sempre disponibile a darci notizie delle attività del Parco con l’intensità comunicativa di chi le vive in diretta, con il desiderio di farle conoscere agli appassionati della montagna – in questo periodo caratterizzato dal richiamo degli sport invernali hanno partecipato alle nostre iniziative circa 4.000 persone, tenuto conto, però, del fatto che non c’era neve per le ciaspolate e che dal mese di febbraio le escursioni sono state sospese sempre a causa del Covid. Non riesco a immaginare quali sarebbero stati i numeri, che presumo altissimi, quest’anno, con le abbondanti nevicate su tutto il territorio del Parco”.
LA PRESENZA PERDUTA DELLE SCOLARESCHE “Per quanto riguarda le visite di educazione ambientale per gli Istituti scolastici – continua Rossella -, anche queste sono state sospese dal mese di febbraio.
La stima di prenotazioni fino a fine giugno si attestava sui 10.000 studenti.
Abbiamo ripreso le attività con i Centri estivi, con le visite guidate alla diga del Vajont e altre attività del calendario estivo, ma con numeri ridotti rispetto agli scorsi anni in seguito alle restrizioni anti-covid”.