Portogruaro, il Calasanzio da asilo infantile a Fondazione: la storia raccontata in un libro

Oltre 500 pagine, 95 fotografie e 720 note con fonti archivistiche. L’autore è Roberto Sandron

Sarà pubblicato prima di Natale il nuovo libro di Roberto Sandron “Il Calasanzio di Portogruaro, da Asilo Infantile a Fondazione: 1920-2020”. Sono oltre 500 pagine, con 95 fotografie, in parte inedite, e 720 note con fonti archivistiche e bibliografiche. Editore è la Fondazione “San Giuseppe Calasanzio”, che ha affidato il compito presso l’Archivio Storico Regionale al proprio referente nonché autore, tra l’altro, della “Storia di Portogruaro dalle origini ai giorni nostri”, un prezioso libro di cultura locale, ormai quasi introvabile in commercio.

La Fondazione vuole far conoscere la ormai secolare storia dell’istituzione. Il Presidente, Antonio Lazzaro, presenta così il filo conduttore seguito da Sandron: «Ripercorrere cento anni di vita del Calasanzio, ricordarne le difficoltà incontrate, l’impegno dei parroci e della comunità per la sua esistenza, seguendone le molteplici attività benefiche attraverso la storia d’Italia e di Portogruaro in particolare».

L’asilo venne fondato il 6 settembre 1920 dal parroco di Sant’Andrea, mons. Giovanni Battista Titolo, per avviare a scolarizzazione  i bambini della città, dedicandolo a San Giuseppe Calasanzio, grande promotore dell’istruzione dei poveri. Da un anno il vescovo di Concordia era mons. Luigi Paulini, che incoraggiò in Diocesi l’istituzione degli asili come espressione di vita cristiana: ne sorsero trentasei, per lo più per iniziativa dei parroci, con il contributo di danaro e di lavoro dei parrocchiani. Attraverso il Calasanzio si ricostruisce la storia della Città dalla fine della prima guerra mondiale, con persone e fatti ormai dimenticati. Seguono il periodo fascista, la seconda guerra mondiale, la ricostruzione negli anni successivi, fino ai nostri giorni.

I protagonisti sono i parroci della concattedrale di Sant’Andrea nonché gli esponenti politici cittadini ed i “benefattori”, uomini e donne, che sostennero l’istituzione, impegnando energie e risorse. Fondamentale fu l’opera delle suore. Quelle della Provvidenza vi operarono per 57 anni, dal 1926 al 1983, curando sia l’assistenza all’infanzia che l’educazione della gioventù femminile attraverso la scuola di lavoro. Nel 1940 vi fu istituita la “Casa della Provvidenza” per accogliere le fanciulle senza famiglia, attiva fino a metà degli anni ’70. Nel luglio del 1945, il vescovo Vittorio D’Alessi vi aprì la “Mensa del povero”. Nel 1947 il Calasanzio assorbì l’Istituto San Filippo Neri, che dal 1919 aveva operato per l’accoglienza ed il mantenimento dei “figli della guerra”, e ne curò la memoria attraverso i documenti d’archivio.

Negli anni più recenti l’Asilo è stato chiuso ed il Calasanzio è stato trasformato in Fondazione, che mantiene le finalità educative e formative,  operando, però, nel campo dell’istruzione universitaria, in collaborazione con l’Università di Padova e l’ULSS del Veneto Orientale. La Fondazione pone a disposizione del corso di laurea di Scienze Infermieristiche il proprio patrimonio immobiliare, consentendo così alla comunità portogruarese di poter godere di un’importante opportunità di formazione universitaria.