Annone, Caritas in aiuto a trenta famiglie in difficoltà

C’è anche chi ha perso il lavoro e vive in macchina

La carità verso i fratelli in stato di bisogno è come sempre al centro dell’azione solidale delle Caritas. Con il gruppo che opera presso la parrocchia di Annone Veneto e che aggrega anche la parrocchia di Loncon tracciamo un consuntivo del 2020; un anno che ha visto aumentare le richieste di aiuto e le situazioni di precarietà dovute alla pandemia in corso, i cui effetti sull’occupazione sono visibili anche da questo osservatorio. 

Si è conclusa da poco la colletta alimentare, che quest’anno è stata organizzata nella modalità “dematerializzata”: anzichè il dono di confezioni di generi alimentari presso i supermercati aderenti, raccolti da volontari presenti, chi lo desiderava poteva donare una cifra attraverso delle “card” di vario importo. Con tale somma il Banco alimentare acquista prodotti che periodicamente le varie Caritas prelevano. Oltre ai prodotti che confluiscono al Banco e poi vengono distribuiti con le borse alimentari, ogni gruppo può contare sulla solidarietà dei parrocchiani per integrare con l’acquisto di beni e sostenere particolari situazioni in cui urge intervenire. 

Il gruppo di volontari nelle due parrocchie è di oltre venti persone, anche se operativi sono una decina. Oltre a funzionare da centro di ascolto, primo e imprescindibile approccio con la persona in difficoltà, i volontari organizzano la consegna delle borse alimentari e la raccolta e distribuzione di vestiario e coperte. Prima dell’emergenza covid19 questo avveniva secondo un calendario prestabilito, ora avviene su chiamata. In qualche caso viene dato un aiuto anche per il pagamento di bollette o la fornitura di legna.

In questo periodo le famiglie che vanno avanti grazie a questa solidarietà sono una trentina, prima della pandemia erano all’incirca 20. Vi è qualcuno che ha perso il lavoro e anche la casa e vive in macchina, in attesa di una sistemazione dignitosa. Sono persone sia di nazionalità italiana che straniera, la cui situazione è nota ai Servizi sociali del Comune. Infatti la Caritas collabora da sempre con l’ente pubblico per coordinarsi negli interventi, per condividere informazioni, per monitorare l’arcipelago delle povertà. In questi mesi lo Stato è intervenuto due volte attraverso i Comuni per andare incontro alle situazioni critiche con fondi destinati alla spesa alimentare, ma il volontariato, anche in questo ambito, si sta rivelando un supporto fondamentale nell’ottica della sussidiarietà.