San Michele al Tagliamento, frutta danneggiata: nuovi strumenti da Condifesa Veneto

L’ente sta studiando innovazioni per la gestione del rischio contro la cimice asiatica

Riguardo i danni provocati dalle cimici autunnali, da tempo Condifesa Veneto – associa tutti i Consorzi di difesa e che solo nel Veneto Orientale contano oltre mille imprese agricole associate – è corso ai ripari studiando e fornendo strumenti innovativi per la gestione del rischio che la frutta venga rovinata dalla cimice asiatica. Il comparto agricolo ha urgente bisogno di un sostentamento: «Non interventi a pioggia o “una tantum”, ma un’azione strutturale che oltre ad un ristoro immediato porti benefici alle piccole imprese agricole del territorio e a quelle del commercio». E’ questa la richiesta formulata in una lettera inviata dall’assessore al commercio e attività produttive del Comune di San Michele al Tagliamento, Annalisa Arduini, al ministro delle politiche agricole, Teresa Bellanova e al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Arduini ha richiesto la tutela per le circa mille imprese del settore agricolo del territorio del Portogruarese, compreso il Comune di San Michele al Tagliamento, e circa un centinaio di agriturismi che si trovano ad affrontare una seconda emergenza, molte delle quali che lavoravano con i bar e ristoranti; hanno avuto perdite anche del 50% del fatturato. Nello stesso tempo, l’assessore Arduini intende portare avanti nel territorio di sua competenza la richiesta fatta da Leonardo Granata, presidente regionale di Agriturist, il quale ha sottolineato «l’importanza di un sostegno concreto ad un settore in difficoltà». «L’intervento a favore delle categorie economiche – ha evidenziato  Arduini -, deve essere concreto e immediato perché è resistito alla prima onda d’urto ed è quasi impossibile parare il colpo di quest’ultima senza risorse a sostegno del comparto».

Il presidente Condifesa Veneto Valerio Nadal e il direttore Filippo Codato hanno proposto un fondo mutualistico attivandosi con il Ministero delle Politiche Agricole per far fronte all’invasione sempre più consistente dell’insetto alieno, quale la “cimice asiatica”. Fondo questo già riconosciuto per l’operatività sui seminativi e in corso di riconoscimento per i fruttiferi. E’ inoltre in corso un monitoraggio danni che la “Condifesa Veneto” sta svolgendo in coordinamento con l’Università di Padova per conto della Regione su aziende a campione, con un focus sul territorio, su mele, pere e noci. Nadal ha ricordato che: «Già dal 2019 è operativo un fondo mutualistico sui seminativi che indennizza anche i danni causati dalla cimice per i quali bisogna avere però dimostrare una perdita che superi il 30% del prodotto, soglia prevista dall’Unione Europea».