Mons. Raphaël François Minassian, arcivescovo per gli armeni dell’Europa dell’Est ricoverato per Covid

Ricoverato nell’ospedale Redemptoris Mater di Ashotsk, donato da Giovanni Paolo II al popolo armeno, sostenuto con i fondi dell’8xmille della Cei, dove opera padre Mario Cuccarollo. Anche la Cariats diocesana aveva promosso azioni di sostegno di questo ospedale

Anche mons. Raphaël François Minassian, arcivescovo per gli armeni dell’Europa dell’Est, è stato purtroppo colpito dal Covid-19 ed è attualmente ricoverato nell’ospedale Redemptoris Mater di Ashotsk, struttura donata da Giovanni Paolo II al popolo armeno e sostenuta con i fondi dell’8xmille della Cei. Con voce estremamente affaticata, il vescovo racconta al Sir che tutto è iniziato con un semplice mal di gola. Poi è subentrata una febbre alta e, dopo aver eseguito una lastra polmonare, i medici hanno consigliato il ricovero. Ora sta meglio e la speranza – dice – è di poter far rientro a Yerevan nei prossimi giorni. È qui, tra le mura di questo ospedale – gestito dai padri camilliani e diretto dall’italiano padre Mario Cuccarollo -, che il vescovo sta seguendo la situazione nel Nagorno-Karabakh ed è qui che ha accolto domenica scorsa le parole pronunciate da Papa Francesco all’Angelus che ha chiesto a tutte le parti in conflitto di porre fine allo spargimento di sangue, avviare un negoziato di pace mettendo al centro soprattutto la sicurezza e il bene della popolazione. Oltre alla guerra, l’Armenia sta purtroppo affrontando anche le conseguenze di una violenta ondata di Coronavirus. Secondo i dati aggiornati ad oggi, 5 novembre, l’Armenia ha 99.563 casi confermati di Covid-19 all’interno dei suoi confini con 60.135 ricoveri e 1.476 decessi. In risposta all’epidemia, il governo armeno aveva dichiarato lo stato di emergenza il 16 marzo scorso. Il 12 settembre lo stato di emergenza è stato revocato sebbene, però, siano rimaste in vigore misure e restrizioni. Sono consentite riunioni fino a 60 persone. È obbligatorio l’uso di mascherine negli spazi pubblici, nei trasporti pubblici e nei taxi. Il pensiero di mons. Minassian va a tutte le persone che in Italia e in Europa sono colpite dal virus e rivolge una preghiera speciale per il card. Gualtiero Bassetti”.