Portogruaro e Veneto Orientale: a caccia di nuove aule per le lezioni in presenza

Piano B: pronta la didattica a distanza. Nuovi spazi anche in Oratorio

Dopo la parziale riapertura a giugno per gli esami di stato e, dal primo settembre, per lo svolgimento delle attività di recupero, la scuola è pronta ad aprire le porte agli studenti dei vari gradi e indirizzi da lunedì 14 settembre. I dirigenti scolastici e il personale della scuola sono al lavoro da luglio per preparare gli istituti a questa ripartenza. Muovendosi tra indicazioni sempre aggiornate e l’evolversi degli eventi e delle risposte più o meno chiare e tempestive che arrivano dall’alto.

Le scuole superiori di Portogruaro (Isiss Da Vinci, con indirizzo tecnologico; Isiss Luzzato con indirizzo commerciale, turistico e socio sanitario; Liceo M. Belli, linguistico e scienze umane; Liceo XXV Aprile, comprendente lo scientifico, il classico e l’indirizzo musicale) e il Mattei di S.Stino di Livenza (sede staccata dello Scarpa di S.Donà, con indirizzo meccanico e chimico) accolgono in totale oltre 4.000 studenti.

Nei mesi estivi il maggior assillo per i presidi è stato quello di reperire degli spazi idonei al distanziamento come imposto dal rischio contagio.

Il prof. Dazzan, dirigente del Liceo XXV Aprile, circa 1.100 studenti dislocati in 4 plessi, in centro storico a Portogruaro, come i colleghi ha passato l’estate a misurare le aule, i banchi, le distanze e a confrontarsi con classi numerose da dover riaccorpare. Per alloggiare tre classi da 20 studenti ha avuto la disponibilità della parrocchia del duomo per usufruire di 3 aule presso l’Oratorio Pio X.

Nel frattempo ha attrezzato la sua scuola anche per migliorare la connessione alla rete internet, con un investimento di 9.000 euro sulla fibra, nell’eventualità di un ricorso alla didattica a distanza, che è quello che nessun preside in questo momento sta escludendo. Pur se limitata ad alcuni alunni per classe, a rotazione, e per alcuni giorni. Infatti tutte le scuole hanno investito per potenziare dispositivi e reti. 

Di aule e di spazi parliamo anche con la preside dell’Isiss Luzzato, prof.ssa Antonini, che era già al limite con le aule prima e ora sta accelerando i tempi, insieme alla Città Metropolitana di Venezia (che ha le competenze sulle scuole superiori) per allestire delle aule nuove entro il 14 settembre. Oltretutto ci informa che l’indirizzo socio sanitario ha avuto un incremento di iscritti e questa, che è una grande opportunità per il nostro territorio, deve essere adeguatamente sostenuta con la disponibilità di spazi. Il problema che più la preoccupa in questo momento è anche quello del personale, sia docenti che collaboratori scolastici: i primi per garantire l’orario completo, i secondi per il di più di attività (sorveglianza e pulizia) che l’emergenza impone.

Ogni scuola poi ha dovuto provvedere ad un’aula covid, per isolare temporaneamente soggetti che presentassero dei sintomi sospetti. Il rischio di dover isolare un gruppo classe tenendolo per i giorni previsti lontano dalle attività in presenza sarà fronteggiato con il ricorso a quelle forme di insegnamento (video conferenze, lezioni on line ecc) sperimentato nei mesi acuti della pandemia.

In questo periodo la direzione dell’ATVO ha incontrato i presidi per affrontare assieme l’altra grande incognita dell’afflusso di studenti che arrivano da varie parti e che al momento potranno contare su un 80% disposto come capacità delle corriere.

Per questo motivo e soprattutto per ragioni di organico, che puntualmente si verificano anche in tempi “normali”, la prima settimana di scuola sarà ad orario ridotto, mediamente di 4 ore giornalieri. Ma sarà per tutti anche una settimana di rodaggio per mettere a punto tutta l’organizzazione del servizio scolastico.