Pnlegge: giovedì 17 settembre i genitori di Giulio Regeni al Capitol ore 11

Claudio e Paola hanno scritto hanno scritto il libro "Giulio fa cose", edito da Feltrinelli insieme alla loro avvocata Alessandra Ballerini dopo quattro anni dalla morte del figlio Giulio

Approda anche a Pordenonelegge (giovedì 17 settembre ore 11 al Capitol, ma l’evento è disponibile anche in streaming) il caso Giulio Regeni.A portarlo i suoi genitori, Claudio Regeni e Paola Deffendi, che, insieme alla loro avvocata, Alessandra Ballerini, hanno scritto il libro “Giulio fa cose”, edito da Feltrinelli.Risale oramai ad oltre quattro anni or sono la morte del ricercatore dell’Università di Cambridge in Egitto, originario di Fiumicello. Arrestato, torturato e quindi ucciso. Secondo le ipotesi più accreditate perché ritenuto una spia a causa delle sue indagini sui sindacati autonomi dei venditori ambulanti egiziani. Attorno alla vicenda sono state fatte mille ipotesi, tra coinvolgimenti dei servizi segreti, coperture politiche internazionali e congetture di ogni tipo. Il tutto, unito a una situazione assai confusa della politica del paese arabo e agli inevitabili “interessi superiori”, ha fatto sì che attorno alla morte di Giulio ancora non sia mai stata fatta chiarezza.In questi quattro anni i genitori di Giulio, Paola e Claudio, non si sono mai arresi. Senza mai cedere alla fatica e allo sconforto che il continuo rimbalzare contro un muro di gomma alimenta, hanno continuato a chiedere a gran voce “verità per Giulio”.Il libro si traduce in un reportage angosciante di cosa sia significato per loro, ogni giorno, scontrarsi contro il muro eretto dalle autorità egiziane. Un muro contro il quale nemmeno lo Stato italiano è riuscito a fare qualcosa.Il libro è anche una chiara denuncia di un atteggiamento ritenuto ondivago da parte dei Governi di casa nostra che, alla fine dei fatti, sembrerebbero tutti aver sacrificato sull’altare della “ragion di Sato”, il bisogno di un padre e di una madre di conoscere la verità sul perché il loro amato figlio sia stato ucciso.Paola e Claudio nel libro cercano anche di tracciare un profilo di Giulio, descrivendone la sete di coraggio e di conoscenza, che sempre ne hanno animato la voglia di capire come stessero realmente le cose, andando oltre alla verità raccontata.Giulio Regeni in questi anni è diventato un simbolo. Non far calare il silenzio sulla sua vicenda è un compito assunto da molti. Ne sono prova, specie nella nostra regione, le bandiere gialle di Amnesty International con la scritta “Verità per giulio Regeni” che ancora, pur a distanza di anni, continuano ad essere issate su molti balconi, compresi quelli di tante istituzioni.Quanto successo a Giulio potrebbe succedere ad altri. Anzi, ad altri sarà già accaduto. Se non se ne parla forse è anche perché non ci sono stati due genitori, come Paola e Claudio, che, supportati da tante altre persone normali, hanno trovato la forza di non arrendersi e continuare a chiedere con forza e coraggio che su questa ed altre vicende vengano finalmente pronunciate parole di verità.