Domenica 13 Domenica 13 nella Chiesa di San Giovanni Battista a Barcis

Anticipo del Festival di Musica Sacra con “The Lord Prayer” la musica sacra nel mondo anglosassone

 

Con l’anteprima concertistica di Barcis “The Lord Prayer”, che vedrà protagonisti i soprani Laura Ulloa e Daniela Esposito accompagnate al pianoforte da Franco Calabretto, prende avvio domenica 13 settembre nella Chiesa di S. Giovanni Battista alle 16, il Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone, giunto alla 29/ma edizione, progetto Triennale di Presenza e Cultura nell’ambito del XXIX Festival Internazionale di Musica Sacra “Trinitas. Trinità dell’umano”. 

Domenica a Barcis il concerto, promosso in collaborazione con il Conservatorio Tomadini di Udine, Comune di Barcis, Associazione Pro Barcis, Parrocchia di Barcis, offrirà una panoramica della musica sacra o di ispirazione mistica e spirituale dei secoli XIX e XX: un omaggio alla tradizione religiosa sia bianca che afroamericana. Le musiche appartengono infatti ai più famosi compositori di area statunitense e inglese, ma anche alla tradizione dei negro spiritual, arrangiati per canto e piano. Fra i compositori americani Ives, Barber, Bernstein; ma anche nomi meno noti, personalità del mondo nero che si sdogana dall’ambito eminentemente jazzistico ed entra, non senza difficoltà che possiamo solo immaginare, nell’ambiente classico e accademico, come Harry Burleigh o la compositrice Margaret Bonds. Fra i compositori non statunitensi, Benjamin Britten, il più autorevole esponente del mondo musicale inglese. I testi utilizzati dai musicisti attingono alle Sacre Scritture, a volte reinterpretate, oppure alle poesie originali di autori, noti e meno noti, come Emily Dickinson, Thomas Hardy, Arthur Symons, Francis Quarles e Langston Hughes; quest’ultimo poeta nero, cantore della vita delle comunità nere metropolitane e delle loro lotte politiche e sociali (curiosamente pronipote di Quarles).  Attraverseremo quindi i territori della preghiera, della meditazione, della ballata su temi religiosi ma anche laici, esistenziali, che raccontano di una condizione umana piena di sofferenza (spesso in relazione alla schiavitù del popolo nero) ma anche di speranza nel futuro grazie all’aiuto della Provvidenza.