Atletica, Costa: il tricolore arrivato da lontano

Masresha si è laureato campione italiano sugli 800 metri

Nel 2019, ad Agropoli, durante i tricolori allievi, vinse la batteria ma si arenò in finale, finendo ottavo. Vestiva ancora la maglia della Libertas Sanvitese. Un anno più tardi il suo mondo si è capovolto. Alla prima stagione da junior, tesserato con l’Atletica Brugnera Pordenone Friulintagli, dopo aver firmato il quinto tempo nelle eliminatorie, Masresha Costa si è laureato campione italiano sugli 800 metri. A Grosseto è finito davanti a tutti con il tempo di 1’53’’37, sorprendendo tutti e forse anche se stesso, “vendicando” inoltre l’amaro finale del 2019.

Assieme a Federica Botter, giavellottista under 20, è una delle due medaglie d’oro conquistate dalla Friulintagli in Toscana.

LA STORIA Ma se dalla lanciatrice si sa già tanto, si conosce molto meno la storia del mezzofondista, partita da molto lontano. Classe 2002, nato in Etiopia, quando era ancora piccolo è arrivato in Italia ed è stato adottato da una famiglia di Portogruaro. Ha iniziato a praticare atletica leggera con la Libertas Sanvitese facendosi seguire da Gigi Caravano: con lui è arrivato a essere uno dei migliori mezzofondisti della categoria allievi, scendendo sugli 800 sino a 1’52’’83. Alla fine della scorsa stagione, con il passaggio dalla categoria under 18 all’under 20, Costa ha iniziato a essere seguito da Ezio Rover, direttore tecnico della Friulintagli e presidente provinciale della Fidal. Il carico di lavoro si è fatto più pesante: sei allenamenti alla settimana, prima sulla pista di Brugnera e poi sull’anello di Pordenone. E i risultati, piano piano, hanno iniziato ad arrivare.

A Povoletto, nel corso della seconda prova dei campionati di società di cross, Costa ha vinto la prova riservata agli juniores (8 km) con il tempo di 26’’54. E’ stata l’ultima uscita prima del lockdown. Dopo lo stop, ha iniziato col piede giusto scendendo sino a 1’54’’ sugli 800 e andando sotto per le prime due volte in carriera ai 4’ sui 1500: prima a 3’55’’63 a Udine, poi a 3’54’’88 a Cles. Entrambi i tempi sono stati stabiliti ad agosto.

Lo scorso weekend, a Grosseto, la gioia del primo titolo italiano con il secondo crono in carriera sul doppio giro di pista. Costa è stato l’unico a migliorare il suo crono dalle batterie alla finale.

IL FUTURO Per Rover può arrivare in nazionale – è italiano al 100% – ma prima ci sono i campionati italiani dell’endurance di Modena. A causa delle norme anti-Covid, le gare su pista dai 1500 in su valide per il tricolore si svolgeranno tutte nella città emiliana il 17 e 18 ottobre.

E Costa sogna di fare il bis.