Si conclude un anno scolastico che si spera irripetibile

Un esame che rimarrà negli annali della storia scolastica. Si limita ad una prova orale, articolata e sufficientemente distesa e ampia nelle sue parti.

Si conclude quest’anno scolastico, unico e, tutti sperano, irripetibile. La scuola ha vissuto, seppur traumaticamente, la didattica a distanza positivamente perché ha permesso ai docenti e agli studenti di concludere l’anno lavorando e apprendendo i diversi contenuti disciplinari. Un ultimo passaggio è l’Esame di Stato, che riguarda circa cinquecentomila ragazzi/e. Sarà un esame che rimarrà negli annali della storia scolastica. Si limita ad una prova orale, articolata e sufficientemente distesa e ampia nelle sue parti.A. l’allievo dovrà produrre un elaborato sulle discipline specifiche di indirizzo;B. affronterà un testo della letteratura italiana analizzato e studiato durante l’anno;C. racconterà la sua esperienza fatta nei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento; D. proporrà infine alla commissione alcune sue riflessioni inerenti il lockdown -cittadinanza e costituzione. Sarà senz’altro interessante cogliere il grado di maturità, di consapevolezza e il livello di rielaborazione armonica di tutti questi passaggi-dimensioni da parte dei singoli allievi. Sono stati accompagnati e seguiti assiduamente dai docenti e senz’altro gli esiti per tutti saranno più che soddisfacenti.Piuttosto un altro è il problema, che in queste giornate di scrutini si pone all’attenzione e alla coscienza del corpo docente. Quale valore educativo ha e come segnerà il futuro dei nostri allievi la promozione di massa voluta dal ministero.Molti studenti si sono senz’altro impegnati, hanno lavorato e faticato nella didattica a distanza (DaD), ma diversi hanno fatto i furbi, hanno partecipato saltuariamente e con discontinuità. Tutti saranno ammessi alla classe successiva.Quando e come potranno recuperare i contenuti negletti e rifiutati; non è emersa una riflessione robusta sulle ricadute e conseguenze a seguito di questo lasciapassare valido per tutti, senza sforzo e impegno. Problema educativo non piccolo ed esiziale.

IL PROSSIMOANNO SCOLASTICOSuperato l’ostacolo della conclusione dell’anno scolastico ancora in corso le diverse istituzioni scolastiche stanno attendendo le indicazioni della così detta “Commissione Bianchi” per avviare il prossimo anno scolastico in sicurezza, organizzativamente efficiente, didatticamente significativo, anche alla luce di quanto vissuto in questi singolari mesi.Si respira una certa apprensione perché il tempo a disposizione non è molto, il periodo estivo non facilita né l’operatività né le presenze, le scelte da fare toccano tanti gangli della vita sociale ed economica. Si pensi ai ventilati ingressi scaglionati per entrare a scuola onde evitare assembramenti impropri. Per chi sarà possibile, quanti mezzi pubblici dovremmo avere a disposizione, come organizzare l’orario scolastico (molto più complicato di quanto si possa pensare dall’esterno …) ed ancora quali scuole hanno aule ampie da assicurare le misure per i dovuti distanziamenti; ed ancora la scuola annovera una percentuale di docenti e di personale ATA considerati “fragili”, costoro da chi e quando e con quali modalità verranno sostituiti ecc. ecc.Con la Scuola non si scherza, ne va del nostro futuro, del futuro della Repubblica. Giovanni Dalla TorreDirigente scolastico