San Giorgio della Richinvelda, sistemato il vecchio ponte

Posizionato lungo la vecchia linea ferroviaria. Ai due cittadini che se ne sono incaricati il ringraziamento del Sindaco

Ritorno all’antico splendore per uno dei ponti ultracentenari della vecchia ferrovia Casarsa-Pinzano (su cui non passano treni dagli anni Ottanta) che si trovano sul territorio di San Giorgio della Richinvelda. L’arteria, realizzata a partire dal 1893, dovrebbe rinascere prossimamente come ciclovia a fini turistici e in attesa di questo utilizzo futuro due cittadini sangiorgini a proprie spese hanno sistemato il manufatto, a pochi metri dalle loro abitazioni nel rispetto delle regole di questo periodo di emergenza sanitaria. “Quando si ha a cuore il bene comune – ha commentato il sindaco Michele Leon – si dà esempio di che cosa voglia dire vivere in una società civile, con senso civico e voglia di spendersi per la comunità. Grazie a Michele e Denis per questo gesto di altruismo e complimenti, davvero, per lo splendido risultato”. Il recupero è consistito nell’eliminazione dei rovi che avevano praticamente avvolto e nascosto il ponte dove un tempo passava il treno. “Il bello – ha aggiunto il primo cittadino – è stato riscoprire come le opere pubbliche di un tempo erano fatte con assoluto criterio. Marmo di diversi colori, ferro accoppiato dall’abile maestria dei fabbri e parapetti in ferro battuto che era arrugginito ma che adesso è ben ritinteggiato e ristrutturato grazie ai due cittadini, ai quali siamo grati per aver riqualificato un angolo di paese”. Come detto è molto suggestivo il progetto di recupero a fini ciclabili della ferrovia in disuso, che lungo l’asta destra del fiume Tagliamento si collegherebbe poi alla ciclovia Fvg3 chiudendo di fatto un triangolo Sacile-Pinzano-Casarsa ottimamente servito sia in bicicletta che in treno. La Regione crede nel progetto, tanto che ha già stanziato 1 milione 300 mila euro per l’acquisto del sedime lungo 27 km. L’attuale emergenza coronavirus ha bloccato il turismo ma quando si ripartirà le attività all’aria aperta saranno le più sicure e “gettonate” dai visitatori, a partire da quelle in bicicletta.