Porcia, riaperto il Mercato Agrizero

Nuove disposizioni per adeguarsi alle esigenze di sicurezza covid. Obbligatorio rispettare determinate distanze

Il Mercato Agrizero di Porcia è stato riaperto lo scorso sabato 9 maggio, con la nuova collocazione dei banchi di vendita, nel rispetto delle norme per la “fase 2” dell’emergenza conseguente al Covid-19. Come per il mercato tradizionale del venerdì, osserva il sindaco Marco Sartini, è stata modificata la disposizione, distanziando i banchi di vendita ed andando verso quanto ci eravamo posti come obiettivi di programma rispetto ai mercati. Per esempio, rileva Sartini, l’occupazione di Piazzetta Conte Silvio con i banchi disposti intorno al perimetro, ha creato una piccola isola commerciale. Questa soluzione ha trovato l’accordo tra i produttori agricoli, i quali hanno chiesto che, la nuova collocazione dei posti vendita, venga tenuta anche in futuro (passata emergenza Covid). L’amministrazione Sartini, questa proposta l’aveva fatta mesi addietro nelle riunioni con la categoria, ma era stata considerata poco appetibile. La disposizione lungo il perimetro modifica la percezione della merce esposta e, come avevo spiegato, prosegue Sartini, si aumentano le possibilità di vendita. E questo è un vantaggio per chi espone. Il sindaco trova in ciò conferma nel fatto che, nella giornata di riapertura di Agrizero, le maggiori vendite sono confermate dal maggior numero di scontrini registrati alla cassa, e dalla soddisfazione dei venditori. Della riapertura del mercato Agrizero e delle modifiche organizzative effettuate Sartini si dimostra contento e osserva, non ero visionario allora (prima del Covid -19) e non lo sono oggi. Si tratta di saper leggere il territorio, oltre che conoscere le basi della vendita commerciale e mettere insieme i pensieri. In occasione della riapertura di Agrizero, la seconda novità riguarda via De Pellegrini, che per il tratto interessato dal mercato, è stata chiusa al traffico, senza creare problemi di viabilità. Di fatto, si è generata una isola pedonale, che ha consentito alle persone di mettersi in fila in sicurezza per l’accesso ai banchi vendita. Ciò ha favorito il flusso degli avventori e gli acquisti di: frutta, verdura, carne, pane e pesce. Nello stesso tempo, chiosa Sartini, nell’area c’è meno rumore, meno smog sulla merce alimentare esposta e nei polmoni delle persone e, zero pericoli rispetto a quando le auto correvano a un metro dai clienti.