Cultura e Spettacoli
Festeggia col Verdi e Baglini i 15 anni del teatro
Non c'è anniversario che non meriti un ricordo e un regalo speciale: il teatro Verdi di Pordenone festeggia i suoi 15 anni regalando il 28 maggio in live streaming un concerto del maestro Maurizio Baglini
(N.Na.) – Era gremito quella sera del 28 maggio 2005 il nuovo Teatro Comunale di Pordenone e altrettanto piena era Piazza XX Settembre dove si poteva assistere allo spettacolo da un maxi schermo. Perché tutta quella effervescenza? Quella sera di 15 anni fa rinasceva dopo anni il Teatro Comunale. A tener a battesimo la nuova struttura culturale della città la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Lorin Maazel. Una grande aria di festa che coinvolse tutta la popolazione.
Ora, 15 anni dopo, un concerto di gran qualità ci sarà egualmente, ma mancherà l’aria di festa di allora: causa la pandemia Covid 19, il Teatro dopo quasi tre mesi di chiusura, riaprirà domani, 28 maggio ore 18,30), ma ospitando sul palco solo l’artista e i tecnici. L’auspicio è che dopo 15 anni di onorato servizio molto apprezzato dal pubblico, il Teatro Comunale possa riaprire anche al pubblico.
Di scena domani sarà il pianista Maurizio Baglini, consulente artistico musica e danza del teatro stesso, che proporrà in streaming in diretta sul canale “live.comunalegiuseppeverdi.it” e attraverso la pagina Facebook del Teatro, la “Sinfonia n. 9 op. 125 in re minore nella trascrizione per pianoforte solo di Franz Liszt” di Ludwig van Beethoven nel 250° anniversario della nascita del Maestro di Bonn.
Maurizio Baglini è universalmente celebrato per il suo straordinario virtuosismo nell’eseguire la Nona di Beethoven: oltre a lui, solo altri otto i pianisti al mondo affrontano questa difficile composizione. Ecco cosa ne ha scritto il musicologo Alberto Massarotto: «Una tecnica inossidabile gli permette di attingere con gran naturalezza all’inesauribile gamma di timbri in nome di una sconfinata musicalità. Più che suonare, Maurizio Baglini dirige così la sua Nona Sinfonia, sfruttando con grande abilità e intelligenza tutto il potenziale orchestrale che il pianoforte può permettere, al punto da non richiamare in causa un confronto con il modello originale».