Friuli Occidentale
Casarsa, l’esperienza del virus nei paesi poveri raccontata dalle nostre suore in missione
Il virus impone nuovi modi di vivere, difficili da applicare anche a causa della povertà
Casarsa è una comunità ricca di vocazioni missionarie ed è quindi inevitabile che venga raggiunta da notizie di persone lontane nel Mondo. In questi giorni sono arrivati i saluti di suor Teresia, che molti hanno conosciuto per il suo impegno educativo alla scuola materna parrocchiale, nelle associazioni, al Noce. La religiosa dell’ordine della Provvidenza assicura: «Sto bene, assieme a tutte le mie consorelle, anche se siamo piuttosto preoccupate per la situazione sanitaria e anche per l’instabilità politica del Togo, dove opero ormai da qualche anno». Nel paese dell’Africa Occidentale ormai da qualche mese è in atto uno scontro tra la maggioranza al potere e l’opposizione: ha portato all’arresto del principale leader del partito di minoranza, il che non fa presagire nulla di buono.Continuano le suore di Scrosoppi: «I nostri centri sanitari continuano le loro attività e sono in prima linea per far conoscere il virus Covid 19, la sua trasmissione, le sue manifestazioni e per sensibilizzare la popolazione sui comportamenti da adottare. Se dappertutto è difficile entrare in questa visione e in questo nuovo modo di vita, qui lo è ancora maggiormente, per il contesto culturale, ma soprattutto per la povertà diffusa, per la mancanza di strutture adeguate e per l’assenza dello Stato. In un primo momento la gente non veniva più a farsi curare, un po’ perché pensava che i presidi di cura fossero dei luoghi di contaminazione, ma anche perché la povertà si sta trasformando in miseria, dal momento che i prodotti agricoli non circolano più perché le strade sono sbarrate. È iniziata la stagione delle piogge e quindi si sono manifestati anche i problemi legati alla malaria e alla tubercolosi».Suor Teresia – con il solito ottimismo che la contraddistingue – assicura che in qualche maniera prevede tempi migliori: la preghiera dei casarsesi le potrà essere di conforto, ma anche l’appoggio alle iniziative di Solidarmondo, l’associazione che si adopera per portare avanti nel Sud del Mondo lo spirito di carità e lo stile di san Luigi Scrosoppi.