#riempiamoilsilenzio

#riempiamoilsilenzio nasce per rompere le distanze nei giorni del coronavirus attraverso la musica. L'idea è del trombettista pordenonese Diego Cal

#RIEMPIAMOILSILENZIO

 

Il progetto ideato dal trombettista friulano Diego Cal

 

(N.Na.) – Riempiamo il silenzio è un progetto musicale che nasce nel periodo della pandemia globale causata dal coronavirus. L’idea è del maestro pordenonese Diego Cal, grande trombettista della scena musicale italiana, che ha pensato di coinvolgere alcuni cari amici eccezionali come Amii Stewart, Mike Applebaum, Fabrizio Bosso, Eric Daniel, Stefano Amerio e tanti altri. L’unione di questi artisti sta per portare alla creazione di una grandissima orchestra virtuale, che attingerà ai musicisti e cantanti di tutto il mondo per creare una performance mai vista prima sulla scena del web. La particolarità dell’orchestra sarà che questi artisti non hanno mai suonato insieme prima di adesso e lo faranno per la prima volta proprio in questa occasione.

Sono pubblicate in tutti i canali social con l’hastag #riempiamoilsilenzio e il sito www.riempiamoilsilenzio.it  le indicazioni per far parte di questa orchestra virtuale perché la forza e il potere della musica non hanno confini. Fino al 4 maggio, tutti gli artisti che vorranno partecipare al questo progetto potranno inviare il loro contributo seguendo tutte le indicazioni presenti sul sito e sui social.

#riempiamoilsilenzio nasce per rompere le distanze attraverso la musica, mezzo di comunicazione potentissimo, e soprattutto è un modo per dire grazie alla meravigliosa squadra di “invisibili”: commessi, farmacisti, edicolanti, magazzinieri, corrieri, postini, trasportatori, chi raccoglie i rifiuti, benzinai, operai, chi lavora nei mercati, chi gestisce ogni genere di pratiche amministrative, gli operatori sociali e i volontari di ogni sorta… insomma, per ringraziare tutte quelle persone che, nonostante la situazione, stanno contribuendo a rassicurarci con il loro lavoro e ad alimentare quel senso di normalità che in questo periodo ci manca così tanto.

Ma qual è il suono di un grazie? Non resta che scoprirlo tutti insieme. Infatti, questa orchestra necessita del contributo di più artisti possibili. “Amici musicisti e cantanti – questo è l’appello del team di artisti capofila del progetto – siamo lontani fisicamente tra noi, dai nostri teatri, dal nostro pubblico. Chiusi nelle nostre stanze non smettiamo di studiare, di suonare.  Riempiamo allora il silenzio insieme per dire grazie con le note e per fare sentire al mondo che noi ci siamo, che esistiamo, che la musica deve risuonare fuori dalle nostre case”.