L’impegno dei sindaci al tempo del Covid 19: Cinto Caomaggiore

Falcomer: “I piccoli comuni bastioni democratici attenti ai cittadini”

Di un periodo vissuto con grande tensione parla anche Gianluca Falcomer, secondo il quale “un sindaco raccoglie le domande e le istanze dei cittadini, che non si rivolgono certamente al governo o alla Regione per ottenere dei chiarimenti su quanto da essi stessi emanato. E anche a livello territoriale ogni primo cittadino si muove autonomamente, ci si sente fra noi ma più per avere un riscontro o semplicemente per incoraggiarci a vicenda che per seguire una strategia comune. In tal senso i comuni, più ancora quelli piccoli, sono di questi tempi dei bastioni democratici. La strada della comunicazione, del dialogo sempre aperto con i cittadini, della presenza continua evita che gli strumenti con cui oggi si fronteggia l’emergenza possano farci cadere nell’autoritarismo”.

E’ cambiato radicalmente anche il lavoro d’ufficio dei dipendenti comunali. “In questo, per Falcomer, siamo ad una specie di anno zero. Alle prese con il tele lavoro e con l’accesso a certi uffici su appuntamento”.

Pratici da sempre dei moderni strumenti della comunicazione digitale, i nostri due giovani sindaci vi hanno fatto ricorso in modo ancora più sistematico in questi due mesi. ricorrendo a tutte le piattaforme disponibili, per una comunicazione efficace ed ufficiale. A Cinto anche mettendo a disposizione della parrocchia i propri social sia per diffondere la messa che per divulgare il foglio settimanale.

Consigli comunali in videoconferenza, smart working, interviste da remoto ecc sono divenute le modalità più comuni, nella fase attuale, anche per un sindaco.

questi cambiamenti, ne sono convinti sia Cappelletto che Falcomer, segneranno anche il post emrgenza covid19.