La Pasqua vissuta al Caritas Baby Hospital di Betlemme

Una realtà con cui i pellegrini della nostra diocesi in Terrasanta hanno sempre avuto un feeling particolare

Molti pellegrini della diocesi di Concordia-Pordenone, in occasione dei viaggi in Terrasanta, hanno fatto tappa al Caritas Baby Hospital di Betlemme, l’unico ospedale pediatrico della Cisgiordania. Sostenuto in massima parte dalle donazioni di privati benefattori, ha 82 posti letto e accoglie bambini cristiani e musulmani (dai primi giorni di vita ai 14 anni) che vivono nella città in cui è nato Gesù e nelle zone circostanti. Vi lavorano 248 persone, in maggioranza donne: un terzo sono musulmane, i due terzi cristiane (cattoliche e ortodosse). Fra loro vi è Lucia Corradin, direttrice infermieristica, appartenente alla congregazione delle Suore terziarie francescane elisabettine di Padova.In occasione della Pasqua, suor Lucia ha inviato un messaggio di auguri a tutti coloro che sostengono l’ospedale, con la preghiera e con le donazioni: «Carissimi amici, fratelli e sorelle, a nome di tutta l’amministrazione, del personale del Caritas Baby Hospital, dei bambini, delle loro famiglie, di noi suore francescane elisabettine, desidero auguravi buona Pasqua. In questi giorni abbiamo acceso una candela nella nostra cappella: vuole rappresentare tutti voi, le vostre famiglie, le vostre situazioni e ricordarci che il Signore è la luce del mondo, il Signore è la vita, il Signore è la Risurrezione. Tutta l’umanità che si trova nella sofferenza, soprattutto gli operatori sanitari che stanno lottando per vincere questa emergenza sanitaria. Qui a Betlemme anche per noi la situazione è di restrizione, di chiusura. Non perdiamo la speranza che abbia fine questa situazione di emergenza al più presto e che possiamo riprendere la normalità della vita. Questo cero vuole rappresentare la speranza e la fiducia che il Signore mai ci delude».