Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro: stagione on line di concerti inediti

Sabato 21 marzo, alle 17, sul canale youtube della Fondazione il concerto del quartetto Prometeo con Damiano Scarpa

Sabato 21 marzo, alle 17, sul canale youtube della Fondazione sarà possibile assistere al concerto del quartetto Prometeo con Damiano Scarpa, una delle performance più applaudite al 37esimo festival internazionale di musica di portogruaro.

Il concerto, registrato lo scorso 2 settembre al Teatro Comunale Luigi Russolo, propone due capolavori cameristici del Romanticismo: il Quartetto per archi op. 41 di Schumann e il Quintetto op. 163 di Schubert.

Per accedere al link del concerto è sufficiente seguire le indicazioni sul sito della Fondazione, www.fmsantacecilia.it

Il potere della musica è anche questo: di non fermarsi di fronte a nulla. E così la Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro non rinuncia ad accontentare il suo pubblico e anziché annullare del tutto la stagione primaverile dei concerti, ripropone attraverso il web (risorsa preziosissima di questo particolare momento storico!) alcuni concerti inediti, per rivivere le emozioni del passato.

Sabato 21 marzo, alle 17, collegandosi al canale Youtube della Fondazione attraverso il sito web www.fmsantacecilia.it, sarà possibile, infatti, guardare il video del concerto del Quartetto Prometeo (Giulio Rovighi, Aldo Campagnari, violini; Danusha Waskiewicz, viola; Francesco Dillon, violoncello; con la partecipazione di Damiano Scarpa al violoncello) – una delle formazioni cameristiche più accreditate sullo scenario nazionale e internazionale odierno – alle prese con un repertorio di grande impegno: il Quartetto per archi op. 41 di Schumann e il Quintetto op. 163 di Schubert. Il concerto, registrato lo scorso 2 settembre al Teatro Comunale Luigi Russolo nell’ambito del 37esimo Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, è stato tra i più apprezzati di tutta la kermesse.

Il concerto propone due pietre miliari, assoluti capolavori del Romanticismo musicale europeo.

Il Quartetto per archi in la minore di Robert Schumann è una delle prime prove cameristiche del compositore, che fino ad allora si era dedicato al pianoforte: nel 1842 – unitamente ad altre pagine cameristiche – nasce un ciclo unitario di tre quartetti (l’Op. 41) dedicati all’amico e geniale musicista e direttore d’orchestra Felix Mendelssohn. Il n. 1 – in programma al Festival – è un denso e brillante capolavoro che sublima e fa proprie le influenze mendelssohniane.

A seguire il Prometeo propone il Quintetto per archi in do maggiore op. 163 di Franz Schubert. Altro caposaldo romantico, è stato scritto pochi mesi prima della morte dell’autore ed è una sorta di testamento spirituale, che unisce un’apparente spensieratezza alla più profonda sofferenza. L’organico è inusuale e vede il raddoppio del violoncello, che concede al Quartetto una gamma di timbri e di intenzioni musicali totalmente nuove e di grande impatto.

Il Prague Spring International Music Competition, il Premio Speciale Bärenreiter (per le esecuzioni filologiche), il Premio Città di Praga, il Premio Pro Harmonia Mundi e il premio Thomas Infeld della Internationale Sommer Akademie Prag-Wien-Budapest per le “straordinarie capacità interpretative per una composizione del repertorio cameristico per archi”: questi solo alcuni dei riconoscimenti ottenuti dal Prometeo.

Considerato ideale erede del Quartetto Italiano, il Prometeo ha suonato, tra gli altri, al Concertgebouw di Amsterdam, Musikverein, Wigmore Hall, Aldeburgh Festival, Santa Cecilia di Roma, Società del Quartetto di Milano, e collabora con musicisti quali Mario Brunello, David Geringas, Veronika Hagen, Alexander Lonquich, Enrico Pace, Enrico Bronzi e particolarmente intenso è il rapporto artistico con Salvatore Sciarrino, Ivan Fedele e Stefano Gervasoni. Ha inciso per Ecm, Sony e Brilliant e dal 2013 è “quartetto in residence” all’Accademia Chigiana.