Perfosfati: al via il restauro conservativo dopo i lavori preliminari

  Sono iniziati il 27 gennaio i lavori di recupero del capannone della ex Perfosfati. Dopo la prima fase preliminare di cantiere e pulizia boscaglia interna ed esterna si entrerà nel vivo dei lavori con il ripristino delle strutture in calcestruzzo ed il risanamento della copertura.

Portogruaro, sono iniziati i lavori di recupero del capannone della ex Perfosfati. Lunedì 27 gennaio, dal parcheggio di Via Stadio, si potevano vedere i cancelli aperti ed una macchina operatrice in azione: segno inequivocabile dell’avvio del cantiere. L’impresa AhRCOS di Bologna, specializzata in restauro e consolidamento, aggiudicataria dell’appalto, ha avviato le fasi preliminari, che consentono l’ingresso in cantiere degli operatori secondo le rigorose normative vigenti sulla sicurezza del lavoro, nonché gli allacciamenti alle utenze idrica ed elettrica, fondamentali per lo svolgimento dei lavori.

FASEPRELIMINARE”Dopo l’installazione delle baracche di cantiere e delle recinzioni, l’impresa procederà alla pulizia esterna ed alla rimozione di tutta la boscaglia presente sul perimetro del fabbricato” ci ha dichiarato l’ingegner Stefano De Vittorio, assistente ai lavori, anche a nome di Alessandro Battaglia, presidente e direttore tecnico dell’impresa.”Sarà poi rimosso – ha aggiunto – tutto il materiale di risulta momentaneamente depositato all’interno del fabbricato. La realizzazione di un percorso carrabile esterno consentirà la movimentazione delle piattaforme indispensabili all’esecuzione del lavoro. Subito dopo l’impresa procederà allo smontaggio ed alla rimozione di tutti i manufatti in acciaio un tempo utilizzati nell’impianto produttivo”.

NEL VIVODEI LAVORIConclusa questa fase preliminare si entrerà nel vivo dei lavori con il ripristino delle strutture in calcestruzzo ed il risanamento della copertura. Queste operazioni sono indicate nel cartellone di cantiere come “Restauro, risanamento conservativo e consolidamento statico per la rifunzionalizzazione dell’immobile”.

L’OPERATutto ciò riguarda un’opera architettonica quasi unica, di elevato pregio ingegneristico, costituita dai due paraboloidi progettati nell’immediato secondo dopoguerra (1947/49) dall’ingegner Guido Ceruti del Politecnico di Milano: una struttura particolarmente leggera, composta di agili elementi prefabbricati in cemento armato, preparati a terra, e montati in opera a comporre un disegno allora considerato avveniristico e che mantiene un grande fascino ancora oggi. Le strutture davano copertura ad un’industria chimica che produceva i concimi a base perfosfato, con l’utilizzo di aggressive reazioni chimiche. Inevitabilmente venivano emessi vapori acidi durante le lavorazioni che risultavano corrosivi anche per le opere in cemento armato.

RISANAMENTOCALCESTRUZZOL’impresa AhRCOS ha precisato che il risanamento conservativo del calcestruzzo armato verrà eseguito mediante un ciclo certificato di operazioni complesse, così sommariamente da noi riassunte: asportazione corticale del cemento degradato, salvaguardando l’integrità strutturale del rimanente; intervento sui ferri dell’armatura, mettendo in opera anche trattamenti conservativi e rivestimenti anticorrosione; eventuale integrazione di nuova armatura; ricostruzione volumetrica dei calcestruzzi mancanti per il ripristino delle strutture degradate. Antonio Martin