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Meneguzzi: ” Incidenti stradali da attribuire alla mente ottenebrata dall’alcol “
La responsabile del Servizio Alcologia: 500 le famiglie prese in carico
Alla mente ottenebrata dall’alcol sono da attribuire vari e gravissimi incidenti registrati recentemente sulle strade italiane. Come osserva la dott. Meneguzzi, responsabile del Servizio di Alcologia di Pordenone, l’abuso di sostanze alcoliche rappresenta la prima causa di morte tra i giovani appunto a causa degli incidenti stradali.
Una realtà da brividi che si associa ai gravissimi danni per la salute prodotti da sostanze alcoliche, particolarmente se assunte nell’età compresa tra i 12 e i 25 anni.
In primo luogo sono devastanti le conseguenze per il cervello nel quale non sono ancora maturi i sistemi deputati alla metabolizzazione delle citate sostanze. L’alcol assunto in questa fascia di età interferisce con lo sviluppo normale della maturità cognitiva, determina manifestazioni di aggressività e impulsività e produce pesanti disturbi dell’umore, della memoria e del senso di orientamento. Specifici test psicodiagnostici rivelano danni permanenti che determinano uno stato di immaturità in età adulta.
A volte i ragazzi mischiano superalcolici con medicinali e praticano il binge drinking fino allo sballo: una pratica devastante che spegne definitivamente alcune aree del cervello. E’ di estrema necessità far comprendere ai più giovani che anche una sola sbornia nel fine settimana provoca i danni cerebrali citati.
Inoltre l’abuso di alcol in tutte le età è causa di 14 tipi di cancro e di circa 200 malattie ai vari organi e apparati, compresa l’infertilità.
In Italia si spendono ogni anno 25 miliardi di euro per malattie e danni derivanti dall’alcolismo (compresi l’assenteismo e la scarsa produttività sul lavoro, le violenze e i maltrattamenti familiari).
Se è vero che le donne bevono meno degli uomini, non dobbiamo sottovalutare il fatto che negli ultimi anni l’alcolismo è di molto aumentato nel sesso femminile soprattutto in seguito alla perdita di alcuni ruoli. Molte bevitrici sono a rischio di gravi problemi di salute, tuttavia riescono a raggiungere più facilmente del sesso forte l’astensione e riescono meglio a mantenerla.
In Italia abusano di sostanze alcoliche circa un milione e mezzo di giovani di età compresa tra gli 11 e i 25 anni. In Italia gli accessi al Pronto Soccorso per intossicazione acuta da alcol (coma etilico), frequenti anche a Pordenone, si verificano in un allarmante crescendo già a partire da dodici anni con circa 38 mila casi all’anno.
PORDENONE Le famiglie in carico al Servizio Alcologico di Pordenone sono 250. Se si sommano le altre in carico alle èquipe periferiche e ai club, l’intera Rete Alcologica Territoriale del Pordenonese ha in carico circa 500 famiglie.
Il FVG occupa il primo posto in Italia per consumo di alcol e per morbilità e mortalità alcolcorrelate.
“Da operatrice – conclude la dott. Meneguzzi – dico che il problema dell’alcolismo adolescenziale e giovanile è riconducibile alla responsabilità degli adulti di riferimento che a loro volta sono succubi di una devastante, diffusa cultura: un po’ di alcol non fa male, mentre ignorano che questa sostanza è dannosissima a questa età. Spesso il bombardamento della pubblicità e la mancanza di attenzione da parte di alcune agenzie educative determinano una cultura poco attenta alla devastazione che l’alcol produce nelle giovani generazioni”.