Dedica: è Hisham Matar il protagonista del 2020

Hisham Matar, scrittore di origini libiche, ma vissuto tra Usa e la Libia ha una storia tormentata e attualissima. Premio Pulitzer col romanzo Il ritorno. Padri e figli ha una storia personale e familiare drammatica:il padre fu sequestrato in Libia e non ne seppe più nulla.

  Sarà Hisham Matar, scrittore di origini libiche, il protagonista di “Dedica 2020”, che si svolgerà a Pordenone dal 7 al 14 marzo. Lo ha annunciato nei giorni scorsi l’associazione culturale Thesis, che del festival letterario è l’organizzatrice, con il sostegno di Regione, Comune e Fondazione Friuli e il supporto di Gruppo Servizi Cgn e altri soggetti privati.Per il direttore artistico della manifestazione, Claudio Cattaruzza “al di là della qualità indiscutibile dell’opera di un autore tradotto in 40 lingue, pluripremiato, con una bibliografia ristretta ma di grandissimo spessore e riconoscimento e i cui saggi sono pubblicati sul New York Times, sul Guardian, sul Times, ancora una volta la scelta è caduta su uno scrittore la cui vicenda personale ci porta dritti dentro la storia e dentro l’ attualità. E Dedica diventerà come sempre anche occasione per avere uno sguardo alto e privilegiato su altri Paesi”.Gli fa eco il presidente di Thesis, Antonino Frusteri: “Dedica è e rimane l’unico festival letterario ad approfondire per otto giorni l’universo poetico e letterario, oltre agli aspetti socio-politici del paese di provenienza, di un singolo autore, caratteristica che permette allo stesso di stabilire una relazione stretta con il pubblico e con la città che lo ospita”. Nato nel 1970 a New York, Matar ha trascorso la sua infanzia prima a Tripoli, quindi al Cairo, costretto poi a trasferirsi a Londra con la famiglia nel 1986. Aveva 19 anni ed era uno studente universitario (a Londra conseguirà la laurea in architettura) già in condizione di esilio, quando suo padre Jaballa, imprenditore con incarichi diplomatici di alto livello, amico del re Idris deposto da Gheddafi, fu sequestrato nel suo appartamento del Cairo dai servizi segreti egiziani, consegnato alle autorità libiche, rinchiuso nella famigerata prigione di Abu Salim e fatto sparire per sempre. Da quel giorno di lui non si è più saputo nulla, sono stati mossi i canali diplomatici, si sono susseguiti vari appelli di scrittori e colleghi di Matar per chiederne la liberazione, ma invano. Ventidue anni più tardi, Matar, che non ha mai smesso di cercarlo, approfitta del momento di speranza aperto dalla rivoluzione del febbraio 2011 per fare finalmente ritorno nella terra della sua infanzia felice. E il libro che ne seguirà è sì un’autobiografia, ma anche un diario, una cronaca giornalistica, un giallo, un lungo poema in prosa e un volume di storia recente sulla Libia”. A proposito del suo rapporto con la scrittura Matar afferma che “ogni libro comincia con un gesto, una frase, un’atmosfera, un personaggio, che ti spingono ad andare più a fondo. Credo che ogni libro arrivi con un suo proprio carattere, compiuto. Il mio lavoro sta nell’usare la massima attenzione per coglierlo, mettendo me e i miei desideri da parte”. Hisham Matar è diventato famoso con il romanzo Nessuno al mondo (Einaudi, 2006); sono poi seguiti Anatomia di una scomparsa (Einaudi, 2013), Il ritorno. Padri, figli e la terra fra di loro (Einaudi, 2017) Premio Pulitzer, Il libro di Dot (ReNoir Comics, 2017).Nel corso di Dedica, il prossimo marzo, uscirà e sarà presentato a Pordenone il suo nuovo libro, dedicato all’arte italiana.Prima del festival ci sarà in varie località del Friuli Venezia Giulia “Aspettando Dedica”, con incontri, spettacoli, conversazioni; Dedica sarà strutturata nell’ormai collaudato “format” che prevede incontri con l’autore, spettacoli, letture, mostre e concerti.Le scuole hanno già iniziato il percorso di avvicinamento a Dedica per preparare i ragazzi all’incontro con Matar, in particolare lavorando sul libro Il ritorno.Intanto varie librerie di Pordenone e Udine collaborano con Thesis: fino al 6 gennaio proporranno i libri di Hisham Matar con lo sconto del 15 %.Nico Nanni