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Sente-Mente punta sulla potenza della “parola che cura”
Il progetto ha fatto strada a livello nazionale
Sta riscuotendo sempre maggiore successo il progetto Sente-Mente ®, un modello assistenziale che prevede nuove modalità di interazione e di colloquio, capaci di creare benessere sia alle persone che vivono con la demenza, che ai familiari e a quanti sono coinvolti nel processo di assistenza e cura. L’innovativo modello riparte dall’uomo, dalle sue emozioni e dalla taumaturgica potenza della “parola che cura”: è nato nel 2014 dalla lungimiranza di Letizia Espanoli, formatrice friulana con alle spalle anni di lavoro nell’ambiente socio-sanitario, educativo, di ricerche e studi sullo specifico argomento.
Il nuovo modello italiano, ideato dalla Espanoli in sinergia con autorevoli comitati scientifici, dimostra una comprovata efficacia che, pur nella fatica della malattia, riesce a svelare le potenzialità nascoste in ogni individuo e la sua personale resilienza.
L’obiettivo è di vivere al meglio la quotidianità nonostante la diagnosi di demenza.
“Osservare gli universi delle demenze con occhi nuovi – spiega Letizia Espanoli – dando spazio a una particolare empatia (più che ai tecnicismi) che riesce a scavare a fondo negli abissi delle menti risucchiate dal silenzio dell’Alzheimer concentrandosi su quanto ancora è possibile fare insieme”.
E’ questa la novità del singolare modello assistenziale proposto, ossia far risaltare la capacità di provare ancora emozioni, che gli individui possiedono fino all’ultimo respiro, e sentire quelle degli altri, anzichè focalizzarsi soltanto su ciò che la persona ha perso a causa della malattia. Non “De Mente”, ma “Mente che sente”.
“Sente-Mente – aggiunge – consente di passare dal senso di impotenza che ghermisce chi è accanto alle persone affette da demenza a una vera e propria rinascita emozionale, grazie anche alla forza delle ’parole che curano’. Non le parole formali ed educate, ma quelle empatiche, capaci d’infondere gioia, di scardinare il silenzio dato dalla perdita della memoria ed alleviare il dolore”. Queste parole scoccano come frecce inesorabili dall’arco dei “felicitatori”, le figure professionali adeguatamente preparate per portare avanti questa singolare “mission”.
“Sente-Mente – conclude – costituisce una vera e propria svolta nel campo assistenziale che mobilita i processi psichici e attiva le aree emozionali permettendo al paziente e al terapeuta un intenso scambio reciproco”.
Sono 46 finora i Comuni italiani (ma il numero è in crescita di giorno in giorno) che ad oggi hanno dato la propria convinta adesione, riscontrando preziosi benefici. Si sono uniti così alle “Sente-Mente Comunità amica delle persone che vivono con la demenza”: sono realtà che hanno sposato il progetto, capaci di sgretolare lo stigma della demenza affinchè la società intera, e in particolar modo chi opera a stretto contatto con gli anziani, possa avere strumenti nuovi per accompagnare chi soffre.
Chiunque fosse interessato a conoscere nel dettaglio il progetto “Sente-Mente ® Project” o desiderasse entrare a far parte delle “Comunità Amiche” può visitare il sito www.letiziaespanoli.com.