Piano city inaugura l’estate a Pordenone

Sono le notti del solstizio d'estate e a Pordenone sono le giornate dedicate al pianoforte: nelle case, nelle vie, nelle piazze. Ben arrivata estate all'insegna di Piano City

Il principe degli strumenti, il pianoforte, e alcune delle più intense pagine del repertorio classico saranno i protagonisti degli appuntamenti che chiuderanno ciascuna delle intense giornate del festival Piano City Pordenone 2019, in cui si avvicenderanno ai pianoforti decine di musicisti e giovani talenti, concertisti di chiara fama italiani e internazionali.

L’inaugurazione del festival, organizzato dal Comitato Piano City Pordenone con la collaborazione del Comune di Pordenone e il sostegno di importanti sponsor istituzionali e privati tra cui Fondazione Friuli, prende avvio al Capitol venerdì 21 giugno alle 21, quando sul ring si affronteranno Andreas Kern e Paul Cibis, in un appuntamento realizzato con il sostegno di Dolomia. Formatosi ad Hannover, Berlino e Londra, Paul Cibis si è esibito in tutto il mondo, e oltre ad essere ospite in molti appuntamenti radiofonici e televisivi per le maggiori emittenti ha pubblicato diversi album ed è stato coinvolto in diversi progetti cinematografici. Fortemente coinvolto nella didattica, ha insegnato al Trinity College of Music di Londra e spesso tiene masterclass in Germania, Cina, Hong Kong, Taiwan e Corea del Sud. Si sfiderà sul piano con Andres Kern; nato in Sud Africa, Kern ha studiato pianoforte a Colonia e Berlino con Günter Ludwig e Pascal Devoyon. Si è esibito in recital solistici ma anche in formazioni cameristiche in Europa, Canada, Hong Kong, Cina, Giappone, India e Sud Africa. Propone la musica classica in modi non convenzionali collaborando con artisti di altre discipline, come il teatro e la danza. Kern è l’ideatore dell’“arte lounge” programma musicale per il canale TV Arte. Ha suonato con artisti come Mischa Maisky, Renaud Capuçon, Sol Gabetta, Sarah Chang, Vadim Repin, Nils Mönkemeyer, Elina Garanca e Jörg Widmann. Ha ideato Piano City Berlin nel 2010 e sarà il curatore di tutti gli eventi collegati all’anniversario “beethoveniano” del 2020 in Germania.

Sabato sarà dedicato ai capolavori del pianismo tra cui l’Appassionata di Beethoven, la Polonaise op. 61 e le 4 Mazurke op. 30 oltre alla Sonata in si minore di Liszt, con l’appuntamento di sabato 22 alle 21 quando sul palco del Teatro Verdi di Pordenone, si esibirà Pasquale Iannone. Concertista e importante didatta, di lui Aldo Ciccolini ha scritto: «Ricordo Pasquale Iannone, giovanissimo, seduto al pianoforte nella mia classe per passarvi un’audizione. Rimasi subito colpito dalla potenza del suo suono ottenuto senza sforzo visibile, nonché dalla coerenza del suo discorso musicale, diretto, scevro da manierismi di dubbio gusto. Ecco un elemento che si farà strada – pensai – e non credo di essermi sbagliato». Premiato in concorsi internazionali come il “Casella” a Napoli, il “Gina Bachauer” a Salt Lake City , il “New Orleans” (USA), la Web Concert Hall Int. Competition (USA), Pasquale Iannone ha suonato sia in recital sia da solista con l’orchestra in Italia, USA, Giappone, Germania, Romania, Spagna, Belgio, Turchia, Sud Africa, Francia, Corea del Sud, Inghilterra, Scozia, Venezuela, Messico, Germania, Cina.

Domenica 23 la galleria Harry Bertoia di Pordenone si appresta ad ospitare due grandi concerti: il mattino alle 11.30 un inno al femminile e al Novecento, quello con Rachel Naomi Kudo (Terzo premio all’ultima edizione del concorso pianistico internazionale del Friuli Venezia Giulia), vincitrice del primo premio dell’International Johann Sebastian Bach Competition di Lipsia, dal “virtuosismo sbalorditivo” e dalla “tecnica impeccabile”, che proporrà un programma interamente imperniato su Claude Debussy in omaggio alla mostra attualmente allestita in galleria Femmes 1900 curata dalla ProPordenone. Rachel Naomi Kudo ha debuttato con la Fort Worth e la Chicago Symphony Orchestra; vincitrice del Gilmore Young Artist Award, ha vinto una borsa di studio per merito al Davidson Institute for Talent Development e ha ottenuto per tre volte la borsa di studio della Fondazione Rohm Music in Giappone. È stata invitata ai seminari di formazione professionale della Carnegie Hall, lavorando con i pianisti Emanuel Ax e Sir András Schiff. 
La sera alle 19 sarà la volta di Marian Mika, pianista concertista polacco, diplomatosi all’Accademia di Cracovia e formatosi alla scuola di Henryk Sztompka (allievo di Paderewski) e Ludwig Stefanski, che proporrà un programma dedicato alla sua terra natale, con brani di Zarembski (Kolysanka op. 23), e Chopin di cui proporrà i Notturni op. 9 n. 1, op. 48. n. 1, le Mazurke op. 17 n. 4 e op. 24 n. 1, lo Scherzo op. 39 n. 3. Eseguirà infine la Sonata in la minore K 310 di Mozart.