Pordenone
Un nuovo terminal rende Pordenone snodo importante
Pordenone dal 30 maggio si avvale di uno snodo ferroviario che la renderà altamente performante. Una presentazione importante: lo dicono gli ospiti: il Governatore della Regione, Massimiliano Fedriga, i vertici di RFI, il Presidente di CCIAA Pn – Ud, Giovanni Da Pozzo e di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti oltre che del sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani.
Un terminal altamente performante che farà assurgere Pordenone al rango ferroviario di snodo, l’equivalente su ferro di un capoluogo di regione: è il biglietto da visita dell’asset infrastrutturale presentato martedì 28 maggio in CCIAA Pordenone-Udine che viene inaugurato domani, 30 maggio, alla presenza, tra gli altri, del Governatore della Regione, Massimiliano Fedriga, dei vertici di RFI, del Presidente di CCIAA Pn – Ud, Giovanni Da Pozzo e di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti e del sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani.
Una tappa fondamentale, ha detto Silvano Pascolo, Presidente di Interporto Centro Ingrosso Spa il cui azionista di maggioranza è l’Ente camerale, una infrastruttura che si collega all’alta capacità e che grazie alla già estesissima rete del partner privato che ci ha accompagnato in questo percorso – Hupac – consentirà di raggiungere qualsiasi punto d’Europa. Pascolo, che ha rivolto un ringraziamento particolare alla Regione, si è parimenti augurato in una rapida definizione dell’iter di completamento della Cimpello – Gemona, concetto più volte ribadito anche dal Presidente di Unindustria, Michelangelo Agrusti. Il Terminal, ha detto Giuseppe Bortolussi, amministratore delegato di Interporto Centro Ingrosso, ha parlato di un’opera che toglierà dalla strada fino a 180 mila UTI (unità terminalistiche, i container) in arrivo e partenza con conseguenti, positive ricadute sull’ambiente.
L’infrastruttura, composta anche da un building dentro il quale troverà sede l’Istituto Superiore di Logistica – come anticipato da Agrusti che ha parlato del Terminal come di parte inscindibile del disegno di riorganizzazione del Sistema Industria Pordenone, fatto straordinario che cambierà sensibilmente i connotati dell’organizzazione logistica del territorio dandogli un valore competitivo straordinario –, è stata concepita assieme a Rete Ferroviaria Italiana. Il progetto è quello di up-grade a stazione elementare dedicata lungo la linea Mestre-Udine, fatto che consentirà la totale autonomia nella ricezione/spedizione dei treni liberando la stazione di Pordenone dal traffico merci. L’impianto sarà nelle condizioni di movimentare 10 coppie di treni al giorno con una produzione media su base annua di 150.000 – 180.000 UTI. Queste caratteristiche porranno il terminal di Pordenone in regola con i più alti standard ferroviari europei che indicano: lunghezza treno 750m, sagoma P/C410- 80, peso assiale 22,5 ton e, nel prossimo futuro, peso massimo trainato 2.000 ton.
Inoltre la realizzazione della stazione elementare consentirà al terminal intermodale di operare sia in direzione Treviso/Mestre sia in direzione Udine/ Tarvisio in totale autonomia rispetto alla stazione di Pordenone con indubbi riduzioni di costi, di tempi di manovra e di efficienza del sistema per l’entrata/uscita dei treni. Il Terminal – ha aggiunto ancora Bortolussi – godrà dei benefici doganali per le merci in transito.
Anche Alberto Marchiori, Presidente di Ascom – Confcommercio Pordenone si è associato alla soddisfazione espressa da Agrusti parlando di progetto importante per il territorio e della necessità di rendere Interporto sinergico alle altre realtà della Regione e del Paese al di fuori di ogni campanilismo, le infrastrutture – ha aggiunto – sono essenziali per il mondo produttivo e turistico, non si può pensare di sfruttare appieno le risorse nazionali se non si riducono oneri derivanti dalla mancanza di asset come questo.