Diocesi
Festa dei giovani diocesana
La preghiera al Santuario di Marsure e prima un pomeriggio passato al CRO di Aviano dove, accompagnati da don Riccardo e da don Roberto, i giovani hanno potuto "toccare la carne di Cristo" negli ospiti presenti.
Si è svolta a Marsure nel Santuario di Madonna del Monte la Veglia Diocesana dei Giovani lo scorso 13 aprile. Più di cento giovani provenienti da tutta la diocesi e da diverse esperienze giovanili come l’Azione Cattolica, i giovani di Betania o il Gruppo Gioia, si sono ritrovati attorno al Vescovo Giuseppe per celebrare a livello diocesano la Giornata della Gioventù, in comunione con tutta la Chiesa sparsa nel mondo. Il tema di quest’anno era “Eccomi, sono la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua Parola” di chiaro stampo mariano come le ultime due veglie degli anni passati che hanno seguito il percorso voluto da papa Francesco sulle tracce dell’esperienza di fede della giovane Maria.Il momento di preghiera al Santuario è stato preceduto da un pomeriggio passato al CRO di Aviano dove, accompagnati da don Riccardo e da don Roberto, i giovani hanno potuto “toccare la carne di Cristo” negli ospiti presenti. I giovani hanno accolto tre testimonianze di vita accanto agli ammalati di un medico del Cro che ha anche accompagnato la moglie nella malattia, alla mamma di Ludovica, una giovane di 16 anni che ha vissuto la sua esperienza con il male attraverso il sorriso, e ad una signora che con la sua associazione di volontariato porta il conforto agli ospiti della struttura: queste esperienze hanno trasmesso che il contrario del dolore è l’amore, e che solo attraverso questo si può dare senso anche al male.Abbiamo quindi vissuto il momento culmine con la celebrazione della Santa Messa nell’atrio del Cro: ascoltare le parole della passione di Cristo in quella struttura di calvario e di croce a tanti ha portato la pelle d’oca. La messa però non ha finito tutto ma ha “lanciato” i giovani per le stanze degli ammalati a consegnare, assieme ad una preghiera insieme, un ramo di ulivo benedetto in segno di pace e di speranza.La serata con la veglia al santuario si è aperta con la provocazione che papa Francesco ha lasciato ai giovani di tutto il mondo nella messa conclusiva della Gmg a Panama nello scorso gennaio: ai giovani disse di non essere il passato o il futuro, ma di essere “l’oggi di Dio”. Ci siamo quindi lasciati accompagnare dalla testimonianza di due giovani, Francesca e Giada, che erano presenti quel giorno a Panama e che ci hanno raccontato come l’”eccomi” di Maria abbia risuonato nella loro vita e le abbia spinte a dire di si alla chiamata, una ad una vita donata a Dio e l’altra a partecipare all’ultimo secondo alla Gmg. Il Vescovo poi, nella sua riflessione, ha sostenuto i giovani nei loro sogni e li ha invitati ad essere “sale della terra” nel prossimo anno pastorale dedicato ai giovani. L’adorazione eucaristica e la riconciliazione hanno quindi permesso ai giovani di stare bene con Cristo e con la misericordia del Padre.Tante sono state le emozioni vissute in quella giornata e molti ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno permesso di vivere un’esperienza così bella di Chiesa di giovani, che si lasciano interrogare dalla Cristo e dalla vita.L’equipe di Pastorale Giovanile