Pordenone
Dall’Andos di Pordenone: occhio alle truffe telefoniche
Il comitato di Pordenone dell'Associazione donne operate al seno mette in allerta: richieste di raccolta fondi spacciate per iniziative Andos
Nessuna raccolta fondi telefonica: sarebbe una “truffa” spacciata per iniziativa dell’Andos, quella che recentemente si è palesata anche nel territorio pordenonese. Il comitato di Pordenone dell’associazione Andos (Associazione nazionale donne operate al seno) ha avvisato che recentemente più persone hanno comunicato di essere state contattate telefonicamente da individui che si qualificano come volontari Andos o con nome fonicamente assomigliante, formulando una richiesta di contributo in denaro che sarebbero passati loro a ritirare. A tale proposito si fa presente che l’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno (Andos) di Pordenone non ha mai autorizzato le volontarie ad effettuare richieste di contributi né per via telefonica né di persona. Chi vuole dare un contributo all’Associazione lo fa solo tramite conto corrente bancario, conto corrente postale o recandosi presso la sede.
La circostanza non sarebbe nuova: già in passato è accaduto che persone intenzionate a raccogliere fondi hanno utilizzato il nome dell’associazione, molto nota a livello nazionale per le tante iniziative che mette in campo per sostenere e aiutare le donne che hanno ricevuto diagnosi di carcinoma alla mammella e che hanno dovuto sottoporsi a intervento chirurgico per la rimozione del tumore. L’attività anche sul pordenonese e in Fvg di Andos è particolarmente intensa, realizzata sempre in coordinamento con le aziende ospedaliere e le aziende sanitarie dei rispettivi territori.
Molte sono le attività che vengono sostenute con l’autofinanziamento e con la generosità dei sostenitori per specifici progetti. Le raccolte fondi di Andos tuttavia non utilizzano la modalità delle telefonate, come invece è stato registrato di recente, una modalità che invece arreca danno ai reali progetti di fund raising con cui ogni anno vengono supportate, assistite o affiancate circa 800 donne tra Pordenone e Aviano.