Sabato 20, ore 16, Issr: Humanae vitae di Paolo VI

  Sabato 20 ottobre alle 16 in Biblioteca Antica del Collegio Marconi a Portogruaro sarà presente p. Wojciech Giertych, o.p., teologo della Casa Pontificia, che interverrà con una relazione dal titolo: Pondus Virgulae. L’importanza delle virgole nella Humanae Vitae.

  Sabato 20 ottobre alle 16 in Biblioteca Antica del Collegio Marconi a Portogruaro sarà presente p. Wojciech Giertych, o.p., teologo della Casa Pontificia, che interverrà con una relazione dal titolo: Pondus Virgulae. L’importanza delle virgole nella Humanae Vitae. nell’occasione sarà presentato e disponibile alla vendita anche il volume del prof. Gilfredo Marengo, recentemente pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana dal titolo: La nascita di un’enciclica. Humanae Vitae alla luce degli archivi vaticani”.La presenza nel nostro territorio di uno dei più stretti collaboratori del Papa è un’occasione propizia per incontrare di persona chi aiuta il Sommo Pontefice nella sua missione di Successore di Pietro e, quindi, di custode e interprete delle verità di fede in Cristo.L’incontro avrà come tema la genesi del documento Humanae Vitae, enciclica promulgata il 25 luglio 1968 dal papa Paolo VI, elevato agli onori degli altari domenica 14 ottobre 2018.Tale documento, che seppe porsi in modo profetico da tanti punti di vista, creò tanto dibattito e anche molte tensioni e fratture.A distanza di cinquant’anni, però, tale documento si rivela quanto mai attuale nella sua impostazione e nelle intuizioni di fondo che nascono da una retta comprensione della fede cristiana.All’importanza di questo documento e alla sua ricezione ha dedicato un ampio e profondissimo studio il nostro prof. don Fabio Magro nella sua dissertazione dottorale ove mise a fuoco il tema del conflitto di valori proprio partendo dal caso della Humanae Vitae. Nell’ultimo secolo forse nessun documento come quello del Pontefice bresciano ha portato coscienze e intelligenze ad interrogarsi sul senso autentico e profondo del mistero della vita.Ogni cattolico dovrebbe conoscere tale documento, tanto più oggi dove l’identità umana è abilmente messa in secondo piano di fronte alle potenzialità che la tecnica ci offre proprio sul nascere, sul morire e sul ’potenziare’ le facoltà umane. Senza Humanae Vitae saremmo più poveri e avremmo meno strumenti per comprendere il mistero dell’uomo alla luce della fede nel nostro mondo contemporaneo.Al Papa Paolo VI va dunque il merito di essere stato un credente intelligente e pensante, sempre capace di rinnovare il proprio modo di ragionare nell’ascolto attento della verità che viene da Cristo e della realtà nella quale l’uomo vive. Se ancora non da tutti è accolto il suo messaggio, certo che tutti sono chiamati a conoscerlo. P. Giertych, studioso affermato, potendo attingere direttamente agli Archivi Vaticani, ci offrirà un’occasione importante per conoscere la genesi di questo testo. Poiché i temi di bioetica riguardanti la vita in sé e la sua trasmissione, i temi riguardanti la contraccezione e la paternità e maternità responsabile, l’esercizio della sessualità umana nel suo significato più profondo sono sempre vivi nella realtà della maggior parte delle persone, farà bene a chiunque ascoltare le parole che il teologo della Casa Pontificia ci rivolgerà sabato 20 ottobre.Maurizio Girolami