Attualità
Rischio alluvione: scuole chiuse a Pordenone e nel Veneto
Scirocco e pioggia incessante, specie in montagna: si ripetono le condizioni del '66. Scuole chiuse in via precauzionale sia in Veneto che a Pordenone. Cellina esondato in montagna; allerta rossa minaccia soprattutto San Michele al Tagliamento.
FVG – PORDENONE. Il Prefetto Maiorino a deciso la chiusura delle scuole. Dopo la giornata di piogge abbondanti di domenica 28 ottobre, infatti, un’ondata ancor più forte di maltempo si attende per lunedì 29, specie in serata. Si teme l’esondazione di Meduna e Noncello. In montagna il Cellina è esondato già domenica e la strada 251 è stata chiusa. Una frana ha interessato Campone in Valtramontina. La Prefettura ha istituito una Unità di crisi e a Palmanova, presso la sede della Protezione civile, tecnici e presidente della regione Fedriga, già nel pomeriggio di domenica 28, si sono riuniti per valutare la situazione che appare critica: “”Valuteremo la situazione ora per ora.. Inoltre, invitiamo i cittadini, soprattutto gli anziani, residenti nelle zone rosse, ovvero nell’Alto Pordenonese, in Carnia e nel Tarvisiano, a non muoversi dalle proprie abitazioni se non per assoluta necessità”.
VENETO. L’Unità di crisi istituita presso la Protezione Civile regionale che sta seguendo l’evolversi dell’ondata di maltempo, comunica di aver ricevuto dalle Prefetture del Veneto i decreti relativi alla chiusura delle scuole per la giornata di lunedì 29 ottobre. L’attività didattica negli istituti di ogni ordine e grado risulta sospesa nelle province di Verona, Vicenza, Belluno, Treviso, Venezia, Rovigo, Padova. E’ stata pure annullata la seduta della Giunta regionale che era convocata per lunedì 29 a Venezia. Sempre domenica 28 sera, visti i danni già in corso e preso atto delle previsioni meteo per le 48 ore successive, il Presidente della Giunta Regionale del Veneto, Luca Zaia, ha firmato la richiesta di mobilitazione del Servizio Nazionale della Protezione Civile, “in considerazione delle previsioni elaborate dai modelli meteorologici ed idraulici che ipotizzano scenari riferibili agli eventi di piena del 1966”, preso altresì atto “di aver attivato tutte le forze in campo disponibili”. Da lunedì mattina sono pronti e operativi 16 mila uomini. Per quanto riguarda il territorio diocesano, la zona di maggior allerta resta quella del Comune di San Michele al Tagliamento.
PORTOGRUARO. A fronte della decisione della Prefettura, anche il Comune di Portogruaro sta monitorando le condizioni critiche e la possibilità che si propaghino a valle onde di piena lungo le aste dei fiumi principali. Domenica 28 è stato istituito a Portogruaro il COC, Centro Operativo Comunale, con allertamento del volontariato di Protezione Civile e comunicazione online tramite sito web, pagina Facebook ufficiale, comunicazione diretta e affissioni nei locali pubblici. Lunedì 29 mattina invece si è insediato il COM presso il Comando dei Vigili del Fuoco di Portogruaro, che sta monitorando l’area del portogruarese e del sandonatese lungo le aste dei fiumi Tagliamento-Livenza-Piave. Il COM è il Centro Operativo Misto che monitora e vigila nell’intera area dei mandamenti di Portogruaro e San Donà.