Lo Psicologo
Quando la mamma ha bisogno del papà
Cosa cambia nella coppia con la nascita di un figlio. L’importanza del ruolo di ciascuno
La nascita di un figlio è un momento di grande gioia per la coppia che rappresenta l’inizio di un nuovo cammino ricco di emozioni e confronti complessi e variegati. Da subito sia la mamma che il papà si trovano ad affrontare esperienze nuove e cariche di aspettative: comprendere i bisogni del figlio, rispondere alle sue esigenze, organizzare una diversa quotidianità, vivere una nuova dimensione familiare e di coppia.Uno degli aspetti più importanti ed urgenti è quello che riguarda l’allattamento del piccolo. Se sul ruolo della mamma si è detto e studiato molto, meno ci si è pronunciati su quanto il padre possa essere significativo nel delicato processo dell’allattamento. I primi momenti, le settimane ed i mesi successivi alla nascita possono vedere la mamma impegnarsi nella sintonizzazione col figlio, nel cercare di offrire un ambiente adatto al soddisfacimento del suo bisogno di alimentarsi e di crescere sano. Ed allora quale ruolo per il papà? Certamente l’eventualità del biberon lo vede inserirsi con effettiva valenza pratica ma non è solo questo, anzi è molto di più. Proprio in questi frangenti e durante tutto il periodo dell’allattamento, il papà può svolgere un ruolo determinante nel contribuire affinché il tutto possa verificarsi in un clima di serenità, fondamentale per il buon esito dell’allattamento. Poter partecipare con la propria presenza e col proprio coinvolgimento è un ottimo presupposto perché questo clima possa formarsi. In particolare la sua partecipazione si può declinare nel prendersi cura della mamma. Come accennato sopra l’allattamento rappresenta per la mamma una funzione densa di significati che portano alla nascita di interrogativi intorno alla propria capacità di essere una buona madre, al comparire di paure, ansie sul proprio ruolo, sensazioni di inadeguatezza. Spesso, purtroppo, anche la nostra società contribuisce ad accrescere queste sensazioni mettendo l’accento su prassi più o meno raccomandate e raccomandabili che poco hanno a che fare con la relazione effettiva tra madre e bambino. E’ proprio qui che il papà diventa indispensabile: prendersi cura della mamma significa testimoniare la sua fiducia, esserle accanto in questo delicato ed importante compito testimoniando la sua presenza innanzitutto emotiva. Credere nelle capacità della mamma, condividerne le tensioni, comprenderne i vissuti è qualcosa che restituisce alla mamma una sensazione benefica di compagnia e solidarietà che si staglia forte e decisa contro il timore di essere sola ed impaurita difronte al proprio bambino ed al proprio corpo che si relaziona ad esso. L’allattamento così può passare dall’essere una questione che riguarda la mamma ad una questione che riguarda tutta la famiglia e su cui ognuno ha modo di intervenire con le proprie prerogative e funzioni. E’ questo solo uno dei primi passi per una crescita famigliare che veda le relazioni reciproche al centro delle rispettive attenzioni.Federico CarnielloPsicologo e Psicoterapeuta