Pordenone
Azzano, Suor Bruna torna per i 50 anni di consacrazione
La missionaria è tornata nella sua terra di origine dalla Bolivia per festeggiare questo importante appuntamento
Domenica scorsa una nota particolare ha caratterizzato la celebrazione della Messa delle 9.30: la partecipazione di tanti giovani genitori con i loro bambini. Erano gli ex alunni della scuola dell’infanzia parrocchiale o i ragazzi del tempo venuti a salutare suor Bruna delle Rosarie, rientrata dalla missione di Bolivia per celebrare anche con noi il suo 50esimo di vita consacrata tra le Rosarie. Nella nostra comunità infatti la missionaria ha trascorso dieci anni di vita, e non solo tra i piccolissimi, ma anche accanto agli adolescenti e ai giovani (fra l’altro ha ripreso alla grande l’iniziativa del Grest, sospesa già da vari anni e poi continuata sempre con successo). Suor Bruna è entrata nel nostro santo tempio in processione con il celebrante e i chierichetti: portava tra le mani un cero acceso, simbolo della sua vita che sta ardendo e si sta anche attualmente offrendo in totale dedizione agli ultimi della terra boliviana. Al momento dell’omelia, don Aldo ha presentato suor Bruna all’assemblea e ha quindi introdotto brevemente il Vangelo del giorno, con il miracolo o segno della moltiplicazione dei pani e dei pesci; ha poi ceduto il microfono a lei perché potesse continuare a parlarci degli eventi straordinari che hanno connotato la sua vita e in cui sono avvenuti tanti fatti straordinari davvero in sintonia con il miracolo del brano evangelico. In Bolivia c’è fame di pane e di Pane. Del pane quotidiano e del Pane disceso dal cielo. Nella condivisione il pane si raddoppia, ha sottolineato suor Bruna, ringraziando tutti coloro che aiutano la missione e contribuiscono a offrire ogni giorno pane e latte a circa 500 bambini assistiti dalle sorelle Rosarie in terra di Bolivia. Grazie dal cuore, suor Bruna, a te che stai accanto agli ultimi della terra facendo anche la nostra parte.Flavia Sacilotto