La nuova Prefetto si presenta

Maria Rosaria Maiorino. Un'altra donna. Un'altra donna con lo stesso nome della precedente (che di cognome faceva Laganà). E' la nuova Prefetto di Pordenone. Fino a poco tempo fa garantiva la sicurezza di Papa Francesco

E’ la prima poliziotta d’Italia a diventare Prefetto della Repubblica. Del resto, quella di Maria Rosaria Maiorino, amalfitana, nuovo prefetto di Pordenone (prende il posto di Maria Rosaria Laganà) è una carriera scandita da prime volte, perchè è stata anche la prima poliziotta a capo di una squadra mobile, quella di Cagliari, nonché primo Questore donna di Palermo e, in ultimo, la prima donna alla guida dell’ufficio di sicurezza del Papa. Prima di Palermo, Maiorino aveva ricoperto l’incarico di Questore di Foggia dal 2010 al 2013. Partiamo proprio dalla recente esperienza come dirigente dell’Ispettorato vaticano. “Un’esperienza davvero coinvolgente – racconta Maiorano – questi tre anni e mezzo vissuti a fianco di un Santo Padre, Papa Francesco, che è una persona speciale, unica e ancora più speciale di quello che già appare. Lo porto dentro come un periodo meraviglioso, così come lo splendido rapporto con l’intera Gendarmeria, con cui avevamo un flusso continuo di comunicazione. Il distacco con il Santo Padre è stato, per me, un momento davvero toccante e difficile. Mi è dispiaciuto lasciare quel contesto, che ha costituito un’esperienza coinvolgente e totalizzante”. Riguardo a tutti questi primati, Maiorino è molto chiara e lapidaria. “Il nostro lavoro non ha sesso: quello che conta è la passione, l’entusiasmo, il cuore. In 39 anni di lavoro in Polizia ci ho sempre messo il cuore perché amo questo lavoro, una professione in cui ogni giorno c’è qualcosa di nuovo e scopri che c’è sempre tanto da imparare”.E ora, l’approdo a Pordenone. “E’ un sogno – rivela la Prefetto – che si è concretizzato. E’ il raggiungimento di un grande traguardo, il massimo della soddisfazione. Non conosco, in particolare, questo territorio, ma giorno dopo giorno ci sarà modo di approfondire e, inoltre, a me piace l’adattamento a nuove situazioni, percorrere nuove strade”.Quanto alle problematiche, Maiorino precisa che un problema comune a tutte le esperienze avute riguarda la sicurezza percepita. “Un concetto – spiega – che si è evoluto negli anni, con il terrorismo e il fenomeno dei migranti. Le esigenze, però, sono sempre le stesse: il cittadino vuole tornare a casa tranquillo, vivere in un ambiente sicuro per i propri figli, partire per le vacanze e trovare la casa come l’ha lasciata. Tutte questioni inalterate e sempre uguali”.Il suo predecessore l’ha, comunque, rassicurata. “Una città operosa, gente tranquilla”. Benvenuta, prefetto, nel capoluogo del Friuli Occidentale.Maurizio Pertegato