Carta Pordenone per far crescere la cultura della parità di genere

Paola Dalle Molle: “Aderiscono oltre 50 realtà diverse testimoniando la nuova strada intrapresa da un intero territorio”

Presente fin dalla nascita, sostenitrice indiscussa della Carta di Pordenone: ne parliamo con Paola Dalle Molle, giornalista pubblicista, consigliera Ordine nazionale dei giornalisti, una delle ideatrici della Carta.

Come è nata la Carta di Pordenone?

La Carta di Pordenone, protocollo intitolato “Media e rappresentazione di genere”, è nata da una sensibilità e da una volontà condivisa del territorio non solo volte a combattere il fenomeno della violenza contro le donne, ma anche a favore del rispetto della parità di genere attraverso i canali dell’informazione e della comunicazione.

In quale occasione?

A dire il vero dopo un episodio di violenza. E’ stato pensato per dare voce a nuova cultura, rispettosa della dignità della persona, rivolto a tutti gli operatori del mondo dell’informazione e comunicazione, ma aperto a tutti quelli che sentono vicini questi obiettivi. Fin dalla sua nascita un esempio di positiva ed efficace collaborazione fra realtà diverse.

Quando è stato sottoscritto?

L’8 luglio del 2015, la Carta di Pordenone è stata sottoscritta con una cerimonia ufficiale nella sede del Comune di Pordenone da 9 firmatari.

Chi erano?

I promotori sono stati: il Comune di Pordenone, la Commissione Pari Opportunità del Comune, la Consigliera provinciale di parità, l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Pordenone, l’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia, il Circolo della Stampa di Pordenone, Assostampa Friuli Venezia Giulia, il Teatro Comunale G.Verdi di Pordenone, l’Associazione Voce Donna di Pordenone.

Sono cambiati o cresciuti in tre anni?

Oggi al documento aderiscono oltre 50 realtà diverse testimoniando la nuova strada intrapresa da un intero territorio. La sua forza è di essere aperto a tutti coloro che vogliono condividere i principi in essa espressi e impegnarsi in concreto ad attuarli.

Se ne colgono i frutti?

Sì, dalla Carta Pordenone sono nate diverse iniziative, idee, proposte. E’un progetto dinamico in continua elaborazione che ha attratto un numero crescente di soggetti interessati a promuovere la rappresentazione femminile.

Gli obiettivi?

L’obiettivo della Carta di Pordenone è di promuovere e sostenere lo sviluppo di progetti realizzati in un’ottica ampia di informazione e comunicazione. Ciascuno dei sottoscrittori segue l’identità della realtà che rappresenta per dare spazio a iniziative ideate nel rispetto dei principi di uguaglianza, di pari opportunità, in particolare, legate al riconoscimento e valorizzazione delle differenze di genere. Un nuovo contesto culturale, basato su questi principi, potrà essere determinante nel ridurre il fenomeno della violenza contro le donne.

La Carta è un unicum.

Il protocollo oggi rappresenta un impegno concreto, un atto unico in Regione e prende forza da tutti i progetti collegati a esso, testimonia concretamente la nuova strada intrapresa da un intero territorio.

Si può aderire ancora?

Basta una mail: l’indirizzo è cartadipordenone@gmail.com